"In dieci partite mi sono arrivati quattro palloni e ho fatto tre gol: mi sembra una buona media". La stoccata a Mancini è servita, ma perché Icardi quest'anno segna meno dell'anno scorso? Mediaset Premium prova a spiegarlo anche con i numeri: 25 gare e 14 gol nella scorsa stagione da quando Mancini divenne allenatore dell'Inter, 9 partite e soltanto 3 reti in quest'avvio di campionato. Squadra più fisica, vedi Melo e Kondogbia, con un tasso di qualità diminuito con l'addio al regista classico, vedi Kovacic ceduto al Real Madrid, e cambio di modulo con Icardi unica punta isolata nel 4-2-3-1. E con Palacio confinato in panchina.

Appunto Palacio, più attaccante, in panchina e Jovetic, più seconda punta adattata al nuovo modulo, in campo. Ecco il punto della questione, perché i 14 gol della scorsa stagione di Icardi sono arrivati oltre che con un altro modulo, il 4-3-1-2, anche con Palacio compagno di reparto e più disponibile al sacrificio, ad aprire gli spazi o servire assist per Icardi di quanto non faccia Jovetic, più accentratore. Del resto ai tempi della Fiorentina, stagioni 2011-12 e 2012-13, il montenegrino oscurò gli altri attaccanti viola, gente come Gilardino o Toni, segnando più gol di loro, 14 nella prima stagione contro i 2 di Gila, 13 nella seconda contro gli 8 dell'attuale centravanti dell'Hellas. E dopo la bella prova contro il Bologna il terzo incomodo Ljajic punta alla riconferma. Mancini con Vialli si cercavano spesso, cosa che ancora non fanno Jovetic e Icardi. Insieme al montenegrino Maurito ha segnato infatti soltanto un gol.

Sezione: Focus / Data: Gio 29 ottobre 2015 alle 20:29 / Fonte: Mediaset Premium
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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