A volte la percezione dell'importanza di Alexis Sanchez, da quando è arrivato a Milano, è stata un po' storpiata dai problemi fisici. A guardar bene, però, ci si accorge che in 23 presenze da titolare, il cileno ha preso parte a ben 21 gol: 9 reti e 12 assist. E per l'ennesima volta è giunta la rinascita, stavolta a Empoli: una prestazione che potrebbe nuovamente cambiare un futuro che pareva segnato, per alcuni addirittura con l'addio già a gennaio. E invece...

"Al Castellani, Sanchez è uscito palla al piede da una situazione spiacevole: la marginalità degli ultimi mesi era stata evidente, rumorosa e lui stesso non si era mai morso la lingua quando era il momento di reclamare pubblicamente spazio - ricostruisce la Gazzetta dello Sport -. In Toscana non era la sera più complicata del campionato, ma dare così tanti segnali di vitalità è già di suo significativo: non solo il passaggio smarca-D’Ambrosio, Alexis ha cercato palla senza paura per tutta la gara senza perdersi in troppe frivolezze. Questi due mesi che separano dal mercato sono decisivi per ridiscutere lo status del cileno: l’opzione di una vendita o perfino di una rescissione non sono certo tramontate, ma il numero 7 è destinato a salire nel minutaggio rispetto a inizio stagione". In poche parole: tra Udinese e Sheriff, El Niño Maravilla potrà trovare ancora ampia soddisfazione, sempre tenendo presente che pure Correa ha lanciato buoni segnali di risveglio. Per la felicità di Inzaghi, che finalmente anche in attacco ha abbondanza.

Sezione: Focus / Data: Ven 29 ottobre 2021 alle 08:29
Autore: Alessandro Cavasinni
vedi letture
Print