A Milano, ma forse sarebbe più corretto dire in tutta l’Italia, o addirittura in tutto il mondo, sale sempre di più l’attesa per il Derby milanese. Rispetto alla partita di andata è semplicemente cambiato tutto. Qualche mese fa erano i rossoneri infatti davanti in classifica rispetto ai nerazzurri. Pioli parlava di “obiettivo Scudetto”, i tifosi del Diavolo (giustamente) erano euforici, mentre quelli del Biscione si interrogavano ancora sulla competitività della squadra dopo le cessioni di Lukaku e Hakimi (oltre all’addio forzato di Eriksen).

Oggi, come spesso fatto notare da Simone Inzaghi in interviste e conferenze stampa, idee, opinioni e pensieri sono completamente differenti. L’Inter è prima in classifica, gioca il miglior calcio della nostra Penisola e si è mostrata sul verde nettamente superiore a tutte le rivali. Tanto che pure a Milanello magicamente hanno spostato il mirino (per il momento) sulla qualificazione alla Champions League (e chi lo sa che a fine anno, ancora una volta, la 'colpa' di prestigiose aspettative mancate non verrà scaricata nuovamente sulla categoria dei giornalisti). Poco importa.

La verità è che il Milan scenderà in campo col coltello tra i denti per dimostrare di non essere così inferiore alla capolista. Per guadagnare tre punti importanti per la classifica, ma ancor più per testa, mentalità e fiducia. In poche parole per gli amici rossoneri sarà la partita della stagione, se non della vita. Ci sta. Ed è giusto e normale che sia così. Davide per battere Golia deve tirare fuori il 1000%, non basta il 100%.

Dall’altra parte i nerazzurri devono rispondere allo stesso modo. Non esiste scendere in campo con prosopopea, arroganza e certezza della vittoria. Un conto è essere sicuri della propria forza. Un altro è dimostrarlo sul verde. Le parole contano zero. L’unico giudice inappellabile è San Siro. Poi è chiaro che se si affrontano due squadre che danno il massimo, nel 95% dei casi vince sempre la più forte (lascio un 5% per sfortuna, errori arbitrali, prodezze del singolo in giornata di grazie, ecc).

Ergo: il Milan, vista la classifica, deve vincere per forza. E accontentarsi del pareggio sarebbe da provinciale che indossa una maglia prestigiosa. Ma pure sull’altra sponda del Naviglio (e non ho dubbi sia così) si affronti il proprio avversario senza superbia e altezzosità, ma guidati solo dalla sana, spontanea e naturale voglia di ribadire la propria superiorità cittadina. Buon Derby a tutti.
Sezione: Editoriale / Data: Ven 04 febbraio 2022 alle 00:01
Autore: Simone Togna
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