"Sono sempre pronto". Samir Handanovic rispondeva con la solita freddezza e sicurezza a chi, ai microfoni di DAZN, gli chiedeva se si sentisse pronto a lanciare la sfida ad André Onana, che poche settimane dopo sarebbe diventato ufficialmente un nuovo giocatore nerazzurro e soprattutto un suo rivale per un posto tra i pali. Era il 22 maggio, l’Inter aveva appena battuto (inutilmente) la Samp a San Siro e lo scudetto era passato da pochi minuti sulla maglia del Milan. Ma il capitano non si scomponeva e guardava avanti, anticipando anche l’annuncio del rinnovo di contratto: "Siamo molto vicini, entrambi vogliamo questa cosa quindi io rimango un altro anno qui all’Inter".

Detto, fatto. Alla fine Handanovic è rimasto a Milano, ricevendo anche la conferma di stima da parte di Simone Inzaghi ("Partirà Handanovic come titolare perché se lo è meritato per la stagione scorsa che è stata ottima. Conosciamo il valore di Onana, il portiere del futuro dell'Inter che quest'anno avrà le occasioni per mettersi in mostra: ci abbiamo puntato già un anno fa", annunciava nella prima conferenza stampa ufficiale della nuova stagione) e le parole al miele dell’ex Ajax. Nella lunga chiacchierata con DAZN a ritiro iniziato, il portiere camerunese sottolineava infatti che "Samir è un grandissimo portiere, ha fatto tanto per questo club, è il capitano e credo che io debba rispettarlo perché ha fatto molto per questa squadra". Pur non nascondendo che, giustamente, ha deciso di mettere piede ad Appiano Gentile "per giocare e rispettare anche le scelte dell’allenatore perché alla fine sono gli allenatori che decidono e noi dobbiamo ascoltarli". Un discorso maturo, completato poi da un concetto sempre prezioso: il bene della squadra. "Anche se il mister decide che è meglio iniziare con lui va bene, perché l’importante è che vinca il gruppo - aggiungeva in un altro passaggio -. Sono contento di essere arrivato in una squadra così sana e se dovrò stare in panchina ci starò tranquillamente tifando da lì". 

"Sono frasi importanti perché danno serenità all’ambiente" replicava Handa qualche giorno dopo a La Gazzetta dello Sport, ben conscio del fatto che comunque "sappiamo tutti che ognuno vuole giocare: è giusto e sano così. Non mi avrebbe stupito se avesse detto il contrario. È normale competizione, fa bene a tutti". Una rivalità sportiva che si è aperta già nel precampionato, con spezzoni di gara concessi a entrambi e segnali positivi e negativi annotati dallo staff tecnico nerazzurro. L’indecisione che ha portato al gol della bandiera del Lugano nella prima amichevole della nuova annata, ad esempio, è costato subito eccessive critiche a Onana, respinte al mittente con guizzi felini offerti alla platea nelle successive occasioni. Nell’ultima uscita della preseason contro il Villarreal, invece, è stato lo sloveno (che ha più di qualche responsabilità almeno in tre dei quattro gol incassati) ad essere trascinato nel tornado delle polemiche, come dimostra anche l’hashtag #HandanovicOut mandato in tendenza da quella frangia di tifosi che desidera e si schiera per un cambio di guantoni immediato.

Il sipario sulla nuova stagione si alzerà ufficialmente sabato sera, quando al Via del Mare i ragazzi di Inzaghi sfideranno in Lecce nella prima giornata della Serie A 2022/23. E per quella occasione Inzaghi sembra aver già fatto la sua scelta: a meno di clamorosi colpi di scena, a difendere li pali dell’Inter ci sarà ancora Handanovic, grande portiere che in passato ha avuto il merito di aver tenuto a galla la barca quando rischiava di affondare ma in oggettivo calo (a tratti preoccupante) nelle ultime annate. Anche se in questo momento sulla carta è il vice di Samir, la sensazione è che André qualche partita la giocherà: sarà comunque una 'staffetta particolare', che magari seguirà la falsa riga di quanto accaduto in casa Juventus tra Szczesny e Buffon. La certezza, invece, è che il futuro dell’Inter sarà nelle mani di Onana. Il presente per ora dice Handanovic, ma a risolvere il rebus dovrà essere Inzaghi, chiamato a mettere da parte gerarchie e sentimentalismi per il bene dell’Inter rispondendo a una delle domande più discusse e ripetute degli ultimi mesi: Handanovic o Onana?

Sezione: Editoriale / Data: Mer 10 agosto 2022 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print