Dopo la vittoria all'andata degli ottavi di Champions League e con il recupero con l'Atalanta fissato in calendario tra tre giorni, l'Inter si presenta al Via del Mare di Lecce con tante seconde linee in campo dal 1'. Ma la musica non cambia: la banda di Inzaghi strappa altri tre punti vitali nella corsa alla seconda stella, rispondendo alla vittoria last minute della Juventus con un sonoro 4-0 che non fa altro che ribadire la superiorità nerazzurra. Tra acciacchi vari (vedi Sommer, Acerbi e Thuram) e scelte, Inzaghi si presenta sul campo dei salentini con Audero tra i pali, la difesa a tre composta da Bisseck, De Vrij e Carlos Augusto e il centrocampo a cinque con Dumfries, Frattesi, Asllani, MkhitaryanDimarco. In attacco tocca a Sanchez far compagnia all'intoccabile Lautaro

Ad inizio gara i padroni di casa partono aggressivi, mentre l'Inter prova con il classico possesso palla a superare la prima linea di pressing alla ricerca di spazi vitali. Il primo vuoto utile lo crea Asllani al quarto d'ora di gioco, verticalizzando al momento giusto e attivando il killer instict del solito Lautaro, letale in spaccata a tu per tu con Falcone. Il Toro raggiunge quota 100 in campionato con la maglia nerazzurra. L'Inter prende in mano la gara con il passare dei minuti, gestisce e accarezza il raddoppio con Mkhitaryan e Asllani sfruttando anche l'aggressione nelle seconde palle, i salentini provano invece a sfruttare qualche imprecisione interista nel giro palla con delle conclusioni imperfette verso la porta di Audero. Il primo tempo termina con l'Inter in vantaggio 1-0. 

Nella ripresa, contraddistinta dal singolare cambio tra l'arbitro Doveri (infortunato) e il quarto uomo Baroni, il Lecce parte di nuovo con energia, rendendosi pericoloso dopo pochi minuti con il colpo di testa alto di Blin. La reazione nerazzurra, però, è immediata e feroce: Dimarco calcia forte e Falcone ci mette i guantoni e respinge. Al 54' arriva invece il raddoppio sull'ABC dell'Inzaghi pensiero: 'rischio' di costruzione dal basso con Audero che aziona la transizione di Bisseck, Sanchez che ricama e inventa il pallone che Frattesi deve solo appoggiare in rete per il 2-0. Inzaghi butta nella mischia pure Barella per Asllani e appena tre giri di orologio dopo arriva anche il tris, con Lautaro che si regala la doppietta personale: Frattesi sgasa sulla corsia di destra e regala l'assist al capitano che fa 3-0. L'Inter si dimostra una squadra matura e resta in completo controllo della gara, nonostante le 'riserve' in campo. D'Aversa richiama in panchina Sansone, Touba e Rafia inserendo Banda, Gonzalez e Kaba, mentre Inzaghi concede riposo a Lautaro e Mkhitaryan mettendo in campo Arnautovic e Klaassen. Il Lecce va a caccia del gol della bandiera con Piccoli e Banda, ma è ancora l'Inter a trovare il gol: il poker è opera di De Vrij, che incorna il 4-0 su perfetto corner di Dimarco. Ad un quarto d'ora dalla fine c'è spazio anche per Buchanan e Akinsanmiro che rilevano Dimarco e Frattesi, mentre il Lecce cambia Almqvist con Oudin e Berisha con Ramadani. Intanto, mentre da una parte Arnautovic sfiora la manita, dall'altra Audero si sporca i guantoni e festeggia il primo clean sheet interista. L'Inter di Inzaghi non conosce riserve e domina anche in Salento.

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Sezione: Copertina / Data: Dom 25 febbraio 2024 alle 20:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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