Sei ore di gioco. A tanto è riuscita ad arrivare l’Inter, prima di segnare il primo gol del 2019. Ci ha pensato Lautaro Martinez, con un guizzo da vero bomber, nell’ennesima partita che sembrava stregata. Poi un recupero palla di Perisic e Brozovic, una verticalizzazione di Nainggolan e il movimento combinato di Lautaro e Icardi, disorientando la difesa del Parma e tratteggiando l’assist del Ninja, che alla fine sceglie la traiettoria per il Toro. Controllo, tiro in caduta e gol spezza incantesimo. Tre punti importanti, per rispondere a Roma e Lazio, in attesa del Milan. Spalletti respira e ritrova certezze, grazie al lavoro immenso che Nainggolan fa in tutta la partita e ai piccoli segnali di una squadra in ripresa, a livello mentale e fisico. Che ha tolto al Parma le sue armi migliori e, finalmente, si riscopre capace di andare in gol. 

L’ASSIST DEL NINJA - Il +1 alla voce assist di Nainggolan è il punto più alto di una partita importante, da parte del belga. Il Ninja si è caricato sulle spalle l’Inter e ha provato a dettare il cambio di ritmo, dialogando con il compagno, proponendosi tra le linee e imponendosi negli scontri fisici con gli avversari. Ha giocato una gara da leader, tratteggiata da una corsa costante e un proporsi in avanti perpetuo. L’asse verticale che costruisce con Brozovic deve saldarsi in fretta perché garantisce molte alternative e permette a Spalletti di giostrare uomini e soluzioni offensive attorno a quei due che già a luglio 2018 aveva designato come sua colonna portante. Spalletti ha ribadito la loro importanza anche in fase di non possesso, quando aggredivano i centrocampisti del Parma togliendo loro tempi di gioco e costringendoli a lanci lunghi che finivano preda di Skriniar e de Vrij, puliti in ogni intervento. Le prime avvisaglie del ritorno di Nainggolan si erano viste anche contro il Bologna, ma adesso inizia un ciclo di gare che dovranno avere come protagonista il numero 14, chiamato a riscattare una stagione storta. E se avesse centrato meglio quel pallone sull’uscita di Sepe

LA SVOLTA DI LAUTARO - Gioie e dolori di un giovane attaccante. Lautaro Martinez sta dimostrando tutte le caratteristiche di un predestinato, un giocatore con il gol nel sangue. Non è un caso, il suo gol dopo appena centosessantuno secondi in campo. Che fa il paio con gli errori grossolani contro Torino e Lazio, ma non devono appannare la considerazione nei confronti di un ventunenne alla sua prima esperienza nel calcio europeo. Martinez no, non è il nuovo Gabigol. Perché ha già dato prova di avere dei colpi da fuoriclasse, oltre che una consistenza da giocatore vero. Il modo in cui si propone, in cui cerca il pallone, la situazione giusta è fuori dal comune. Poi incespica, come tutti. Ma la rabbia con cui scaraventa il pallone in rete è sintomatica del fatto che ha tutto per giocarsi le proprie chance all’Inter. In un momento storico in cui Icardi è alle prese con uno straniamento davanti la porta, è necessario poggiarsi sulle spalle di Lautaro. Che ha risolto un’altra partita nel momento clou. E tanti saluti al dramma beckettiano, perché il gol è finalmente arrivato. 

RINASCITA - Una rondine non fa primavera, Luciano Spalletti lo sa bene. Al termine della gara, tuttavia, si concede qualche apprezzamento pubblico a Perisic (“Ha reagito da campione”), e un plauso generale a tutta la squadra. Insomma, è partita l’operazione di ricostruzione di uno spogliatoio che si è riscoperto fragile. E quale miglior nutriente della vittoria? La sensazione è che l’Inter guadagni ancora troppo poco rispetto a quanto produce: anche ieri sera, i gol sarebbero potuti essere più di uno. E non solo per colpa del palo colpito da Brozovic, autore di un’altra prestazione importantissima. L’Inter rimette le mani sul volante di una stagione che stava osservando sfuggire via. Tutte le avversarie si sono riavvicinate, per cui non basta vivacchiare. Il peggio potrebbe essere alle spalle: dalla gara contro la Sampdoria, in casa, torneranno a disposizione Keita e Politano, mentre si valuterà Borja Valero. Ma, prima di ricominciare a macinare punti in campionato, c’è il Rapid Vienna in EL. 

VIDEO - IL TORO MANDA IN VISIBILIO TRAMONTANA: L'INTER SBANCA PARMA

Sezione: Copertina / Data: Dom 10 febbraio 2019 alle 08:15
Autore: Marco Lo Prato / Twitter: @marcoloprato
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