Dalla Samp alla Juve: Beppe Marotta fu il primo dei due ad approdare in bianconero, caldeggiando poi l'arrivo di Fabio Paratici a Torino. "Così hanno creato la macchina perfetta dei 7 scudetti di fila, passando dai parametri zero (o quasi) Pirlo, Pogba, Llorente e Khedira agli acquisti di Tevez, Vidal e Higuain fino al colpo del secolo Cristiano Ronaldo - ricorda la Gazzetta dello Sport -. Con l’arrivo di quest’ultimo sono cambiati gli equilibri: Paratici era seduto accanto a CR7 il giorno della sua presentazione, premiato dal club per aver avuto un ruolo centrale nella trattativa. Fu l’anteprima di ciò che sarebbe successo poco dopo: Agnelli a inizio autunno ha scelto di svecchiare, Paratici è salito di grado e Marotta dopo aver salutato la Juventus si è messo addosso la divisa dell’antagonista per eccellenza, l’Inter. Tanti anni passati insieme non si cancellano con un colpo di spugna: la stima e l’affetto restano, però subentra l’inevitabile rivalità. Marotta e Paratici si conoscono talmente bene da poter prevedere l’uno pensieri e strategie di mercato dell’altro. Marotta è più abituato ai teatrini pubblici, Paratici è schivo e poco amante della ribalta. Dybala lo hanno preso insieme nel 2015, anticipando, tra le varie pretendenti, anche l’Inter. Forse era destino che il primo botta e risposta tra M&P ruotasse attorno a lui".

VIDEO - MAROTTA: “PARATICI SU ICARDI? PAROLE FUORI LUOGO, È UN NOSTRO TESSERATO “

Sezione: Rassegna / Data: Mar 19 febbraio 2019 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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