"Sarebbe servito un doppio miracolo per riportare l’Inter nell’élite e renderla, allo stesso tempo, autosufficiente. Un miracolo sportivo (tornare in Champions con bassi costi operativi) e un miracolo economico (riequilibrare la gestione incrementando i ricavi). A Erick Thohir non è riuscito. Se si è arrivati a questo bivio – vendo, non vendo – è per la presa d’atto dei rallentamenti, per non dire del fallimento, di un progetto tanto rivoluzionario quanto difficile da percorrere in poco tempo, specie in un sistema in crisi e a corto di visibilità internazionale come il calcio italiano". Questo quanto riferito oggi dalla Gazzetta dello Sport con durezza e schiettezza. In poche parole, davvero ET starebbe pensando di cedere l'Inter, dopo aver preso atto del fallimento della sua idea di rilancio del club. Secondo la rosea, il miracolo sarebbe potuto riuscire solo a uno sceicco, cosa che Thohir non è e non ha mai millantato di esserlo. "Le ha tentate tutte per dare una svolta al club. Organigramma rivoltato come un calzino, impronta fortemente anglosassone alla struttura a cominciare dall’ex Manchester United Michael Bolingbroke, nominato a.d., per non parlare dei tanti manager pescati nelle multinazionali. Anche gli investimenti alla Pinetina hanno segnalato un tentativo di patrimonializzare la società, che si sarebbe però compiuta veramente solo con lo stadio di proprietà: il sogno di un San Siro nerazzurro, con relativo progetto da 150 milioni, giace ancora nel cassetto", spiega ancora la rosea. "Thohir pensava che sarebbe stato più facile trasformare l’Inter ma ha sbagliato a confidare in un business plan troppo audace, specie per una squadra finita nelle retrovie del contesto internazionale. Il piano prevedeva circa 10-15 milioni di ricavi commerciali in più per il 2015-16 e 20-25 milioni dal 2016-17. Attese deluse e riflessi non indifferenti sul conto economico e nella cassa. Con due conseguenze: le tensioni di liquidità e le preoccupazioni per il fair play Uefa". Quest'anno, infatti, l'Inter non potrà sforare i 30 milioni di deficit, mentre le stime parlerebbero di un rosso superiore ai 50 milioni. Venisse confermato il dato, al club toccherà pagare la multa di 14 milioni, inizialmente congelata in considerazione del piano di rientro. Oltre i -40, la UEFA potrebbe essere anche più pesante. Chiaramente, senza Champions, il prossimo anno sarebbe ancora più dura arrivare alla parità di bilancio, visti anche gli impegni di mercato assunti nelle ultime sessioni. E da qui la probabile necessità di far cassa vendendo qualche big.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 25 febbraio 2016 alle 09:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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