Come sarebbe una telefonata con Erick Thohir per Walter Mazzarri? In conferenza stampa è stata posta anche questa domanda al tecnico nerazzurro, tra quelle legate alla cessione delle quote societarie avvenuta in settimana. Mazzarri ha risposto con serenità, negando anche di potere avere problemi di comunicazione legati al linguaggio. E comunque, facendo intendere che anche con l'avvento dei soci indonesiani, la sua disponibilità e soprattutto il suo modo di interfacciarsi rispetto alla società non muterà: "L'inglese lo so anche io veramente. Non avrò la scioltezza di linguaggio, ma non trovo che altri miei colleghi all'estero siano tanto più bravi di me a farsi capire quando parlano in un'altra lingua. Credo di essere uno dei pochi o forse dei tanti che sa qual è il suo ruolo in società e come non devo sconfinare. Da sempre non chiamo io la proprietà, è la Società che mi chiama e io sono a disposizione 24 ore al giorno. Mi chiamano loro però perché sono un dipendente. Se Thohir mi chiama io rispondo".

Per il momento, comunque, questa mutazione storica nel mondo nerazzurro non ha avuto effetti tangibili, a detta del tecnico: "Per ora io non ho visto cose diverse: c'erano Marco Branca e Piero Ausilio ieri, e Massimo Moratti chiama. Toccando con mano queste situazioni per noi per ora non è cambiato granché...". 

Sezione: News / Data: Sab 19 ottobre 2013 alle 15:34
Autore: Christian Liotta
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