Arrigo Sacchi, attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport, traccia il suo personale profilo sui tecnici ritenuti più importanti d'Europa.

CONTE - "Alle sue squadre manca soltanto un pizzico di equilibrio, ancora sono propense più alla copertura che alla fase offensiva. Deve togliersi di dosso un po’ di italianità, ma lo stimo moltissimo. Ha una passione travolgente che i giocatori percepiscono e una grande sensibilità alla correzione. Se in una azione ci sono cento cose che non vanno, le vede tutte. Antonio è formidabile, nella tattica e nella didattica".

SIMEONE - "Tattico formidabile, sta facendo miracoli. Diceva il filosofo Rolland: “Un eroe è uno che fa tutto ciò che può”. Le sue squadre mi emozionano perché in ogni occasione fanno tutto quello che possono. Non c’è sempre fluidità di gioco, ma il suo Atletico è come il boxeur che nessuno vuole incontrare perché anche se lo batti esci con le ossa rotte. La sua squadra meriterebbe di vincere una Champions vista la sua storia fatta di dispiaceri, ma come ho detto in Europa vince chi si impone con il gioco".

MOURINHO - "Uomo intelligente e grande tattico. Mourinho è uno stratega, in tutti i sensi. Comunicatore, istrione, motivatore. Un personaggio e un bravissimo allenatore. Guardiola è un innovatore, José no, ma dà un’impronta forte alla squadra. Per lui però è ancora più importante non sbagliare i giocatori, perché da lui contano i singoli più del gioco".

Sezione: News / Data: Ven 17 marzo 2017 alle 10:54 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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