La Gazzetta dello Sport ha intervistato Jim Craig, ex terzino di quel Celtic che nel 1967 soffiò a Lisbona la Coppa Campioni all'Inter. E proprio Craig causò il rigore dell'illusorio 1-0 di Mazzola. "Fu un regalo all’Inter, che evitò una sconfitta più pesante perché Sarti fu fenomenale. Parò tutto, o quasi. Ma noi eravamo la migliore squadra al mondo e vincemmo la partita. In quella stagione conquistammo cinque trofei, giocando un calcio da favola. Ricorda l’Ajax degli anni Settanta? Beh, noi anticipammo gli olandesi. Lo stile era quello. La nostra filosofia era il calcio d’attacco. Siamo stati i primi a pressare l’avversario", ricorda l'ex colonna biancoverde.

Che ricordi ha di quell’Inter? 
"Mazzola era il miglior talento. Facchetti era un galantuomo. Ho avuto il piacere di incontrarlo più volte anche dopo il ritiro. L’ultima nel 2002, in occasione della finale di Champions vinta dal Real Madrid 2-1 con il Bayer Leverkusen, qui a Glasgow. Burgnich e Sarti erano eccezionali. Picchi era una fortezza. Stein e Herrera prima si provocarono, ma i giocatori furono i primi a farci i complimenti". 

Perché il Celtic non è riuscito ad aprire un ciclo come l’Ajax? 
"Nella Coppa dei Campioni successiva fummo eliminati al primo turno dalla Dinamo Kiev. Rovinammo tutto nella gara in casa, perdendo 2-1. Dopo 29’ era già 2-0 per loro. Doveva essere una festa, fu un disastro". 

E il Celtic di oggi? 
"E’ una buona squadra, ma non è paragonabile al Celtic di allora. Quello attuale è abituato a vincere facile. L’assenza dei Rangers è un handicap".

L’Inter? 
"Mi sembra una squadra in ricostruzione. Penso che il discorso qualificazione sia molto aperto e in ogni caso mi aspetto due sfide divertenti". 

 

Sezione: News / Data: Mer 18 febbraio 2015 alle 12:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print