Paolo Zanetti è il secondo a presentarsi nella sala conferenze di San Siro davanti ai cronisti presenti, con i quali analizza la storica vittoria del suo Empoli sul campo dell'Inter. Le sue parole:

Girate a 25 punti il girone d'andata, si può sognare? Si aspettava più coraggio da parte dell'Inter nel secondo tempo?
"In realtà Inzaghi ha messo dentro tutti gli attaccanti, tanto è vero che ho dovuto inserire un difensore in più. Diventa difficile lavorare contro Dzeko, Lukaku e Lautaro, al di là della superiorità numerica; potevamo chiuderla in ripartenza. Oggi è stata una vittoria memorabile, è un sogno venire qui a vincere, anche a livello personale. Un allenatore giovane come me se lo pone come obiettivo. Nella prima mezzora abbiamo fatto una gara importante anche in 11 vs 11, i miei giocatori sono venuti senza paura contro una squadra forte che veniva da una finalissima vinta. Abbiamo fatto un girone d'andata stratosferico, abbiamo accumulato un margine importante che va difeso. Dobbiamo avere umiltà, poi se a marzo-aprile saremo in questa posizione, allora potremo pensare a qualcosa in più". 

Si aspetta un'Inter così sottotono?
"Non lo so. L'Inter veniva da una grande vittoria, questo può dare anche entusiasmo... I giocatori sono abituati a vincere, ma oggi hanno incontrato un Empoli importante, e forse non se lo aspettavano. Può capitare di fare risultato con le grandi, ma raramente con questo atteggiamento". 

Nell'ultima vittoria dell'Empoli con l'Inter a San Siro nel 2006 c'era lei...
"Sono passati quasi 20 anni... L'ho rivissuta, da allenatore ha un sapore diverso, migliore". 

Cosa sta dando all'Empoli?
"Ci stiamo dando delle cose a vicenda, io ho chiesto di fidarsi di me ai ragazzi e io mi fido di loro. C'è stima reciproca, così si possono fare cose straordinarie. C'è grandissimo feeling, anche con la società che è un modello. Abbiamo ragazzi pronti, già capaci di stare in queste partite. Siamo a metà dell'opera, ma questi punti valgono doppio: questa vittoria è un'impresa".

E' stata la serata di Baldanzi: come nasce la scelta di inserirlo a partita in corso?
"Io credo che la bravura dell'allenatore stia nel fare trovare a questi ragazzi il timing giusto: non volevo caricarlo del peso della responsabiltà. In alcune gare fisiche era andato in difficoltà, per questo ho pensato fosse più utile a gara in corso". 

Un suo giudizio su Parisi: è pronto per una big?
"E' uno dei più pronti insieme a Vicario. Parisi mi ha fatto venire il batticuore, è uscito di suola al 90' tra due uomini, ha questa dote che è il coraggio. Gioca a San Siro come fosse nel campetto di casa sua, sa gestire le pressioni. Deve migliorare nei numeri, può fare qualche assist in più. Onestamente, poteva tranquillamente giocare dall'altra parte stasera (nell'Inter, ndr)". 

Un parere sulla stagione di Satriano.
"Io sono convinto che Satriano a fine anno sarà pronto, oggi non lo è perché gli mancano i gol. A livello di prestazione è forte, oggi non è partito titolare perché aveva un problema al polpaccio ma ci teneva a esserci. E' già un top, deve diventare concreto. Ha un girone davanti, a breve si sbloccherà". 

Sezione: L'avversario / Data: Lun 23 gennaio 2023 alle 23:42 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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