Confermare l'eccezionale trend in trasferta e riprendere quota in classifica. Queste principalmente le prerogative dell'Inter impegnata a Verona. Una trasferta che storicamente ha portato il sorriso alla squadra nerazzurra, e che arriva al momento giusto: l'Inter avrà l'occasione per reagire dopo il tracollo col Siena, e di tornare in lizza per il primo posto dopo il mezzo passo falso della Juventus. Davanti c'è il Chievo di mister Di Carlo: squadra operaia, non in grandissima forma, ma pur sempre un avversario insidioso.

IL TRIANGOLO SI' - La difesa a tre sembra l'opzione più probabile. Chivu al centro, Juan e Ranocchia al suo fianco. Si sfrutterà la duttilità degli esterni: Alvaro Pereira sarà il pendolino della fascia sinistra. Gli toccherà difendere, attaccare, dare sostanza. Un po' come Nagatomo (favorito su Jonathan). In mediana ci sarà Cambiasso a fare da scudo alla difesa, affiancato da Zanetti e Guarìn. Il capitano torna dopo l'assenza (semi-storica) per scelta tecnica. Dall'ex Porto invece, ci si attende un contributo di muscoli e piedi buoni. Servirà sicuramente un altro Guarìn, rispetto a quello di domenica scorsa.

ATTENTI A QUEI DUE - La fantasia di Sneijder, l'intelligenza di Milito. Un cocktail letale per ubriacare la difesa clivense. L'olandese ha fatto vedere ottime cose contro il Siena, salvo poi calare - come tutta la squadra - nella ripresa. Paga Cassano quindi: Stramaccioni potrebbe anche utilizzarlo a gara in corso. D'altronde il barese non ha i 90' nelle gambe e potrebbe risultare letale, qualora la gara dovesse mettersi nel verso sbagliato. Quanto al Principe, la forma sicuramente non è delle migliori. L'argentino, complice l'assenza di vere alternative, è uno dei pochi a non beneficiare del turnover. Tuttavia serviranno i suoi gol e i suoi movimenti per sbancare Verona.

ALTRO CHE TABU' - Il cammino dell'Inter in trasferta è nettamente in contrasto con quello casalingo. Sono dieci le reti messe a segno in quattro partite, e 0 i gol subiti. Numeri da fantascienza se paragonati a quelli tristi di San Siro, dove la vittoria è ancora un tabù. I precedenti al Bentegodi contro il Chievo, fanno ben sperare: 5 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. L'ultimo incontro risale alla sfida del 9 marzo scorso, quando sulla panchina nerazzurra c'era ancora Claudio Ranieri. Finì 0-2: Samuel la sbloccò a tre minuti dalla fine, Milito mise il sigillo al 90'.

L'AVVERSARIO - Una vittoria all'esordio, contro il Bologna, poi il nulla assoluto. Tre punti raccolti in quattro gare: i veneti arrivano alla sfida contro l'Inter in condizioni non ottimali e si affidano all'esperienza della coppia Pellissier-Di Michele per tentare l'affondo nella difesa a tre. Difesa ben organizzata, guidata dall'ex Andreolli (vicinissimo all'Inter in questa estate). Centrocampo di operai con Luca Rigoni, Hetemaj e Vacek. Sulla trequarti spazio al duttile Therau, che molto probabilmente verrà preferito all'ex novarese Rigoni, autore di una doppietta nel 3-1 del club piemontese che sancì l'esonero di Gasperini.

OCCHI PUNTATI SU... Christian Chivu. Avrà voglia di spaccare il mondo dopo la lunga assenza. Stramaccioni gli affiderà le chiavi della difesa a tre, e starà a lui ripagare l'immensa fiducia riposta dal giovane tecnico. Proprio al Bentegodi contro il Chievo nel 2010, Chivu rimediò quella brutta frattura al cranio (dovuta ad uno scontro aereo con Pellissier), di cui ancora oggi porta i segni (cicatrice e casco). Questa sfida per lui avrà sicuramente un sapore particolare: il suo passato, il suo presente e il suo futuro passano da Verona. Vuoi vedere che tra Romeo e Giulietta, ci si mette di mezzo il buon Christian?

LE PROBABILI FORMAZIONI

CHIEVO (4-3-1-2) - Sorrentino; Sardo, Cesar, Dainelli, Jokic; Vacek, L.Rigoni, Hetemaj; Théréau; Pellissier, Di Michele;

INTER (3-5-1-1) - Handanovic; Ranocchia, Chivu, Juan; Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Guarìn, Pereira; Sneijder; Milito;

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 26 settembre 2012 alle 08:30
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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