Dopo i problemi relativi al Covid, Michele Di Gregorio è pronto per tornare in campo. Parola di Carlo Alberto Belloni, agente del portiere ora in forza al Monza: "Sta bene, è tornato in gruppo da settimana scorsa - informa il procuratore ai microfoni di Pianetaserieb.it -. In merito ai problemi legati al Covid, semplicemente un tampone è risultato positivo ma Michele non ha avuto nessun tipo di sintomo, è dovuto restare a casa per 20/21 giorni. Nel frattempo ha avuto un fastidio alla spalla ed ha approfittato di questa sosta “forzata” per poter lavorarci su".

Il Monza è tra le favorite per il salto di categoria? Com’è aver a che fare col dottor Galliani?
"Sicuramente hanno fatta una squadra molto competitiva, hanno avuto un budget importante per poter allestire una squadra pronta subito a vincere il campionato. A mio avviso il campionato cadetto è il più difficile, il più combattuto ed il più strano. Risulta complicato fare analisi e pronostici. Ad esempio l’anno scorso eravamo andati al Pordenone, con la consapevolezza di doverci salvare e sono arrivati in semifinale per andare in Serie A. Non è detto che chi spende di più e chi fa la squadra più forte vincerà. Il calcio è una molecola impazzita nel senso che può succedere tutto e il contrario di tutto. C’è da dire che il Monza ha un’impronta importante: tutto lo staff che comunque ha sempre lavorato col Presidente Berlusconi, tra cui Galliani, sono, secondo me, persone privilegiate, ma per avere il privilegio di lavorare a quei livelli hanno sicuramente attenzione maniacale e non abbassano mai la guardia. Nel caso specifico, se Galliani si è mosso il 15 giugno per prendere Di Gregorio, è perché ci ha visto lungo e ha capito che è un portiere giovane, forte, di grande prospettiva che può tendenzialmente giocare tutta la vita, per dire, ma comunque sicuramente i prossimi 3/4 anni nel Monza. L’idea nostra mentalmente è quella, infatti abbiamo sposato questo progetto andando in prestito con diritto di riscatto ed eventuale triennale in caso di riscatto. Anche perché nessuna società si sarebbe permessa e avrebbe provato a bloccare un giocatore nel mese di giugno. Bloccare a livello verbale, chiaramente a livello contrattuale abbiamo fatto tutto a fine agosto. Quando si è mosso Galliani sia io che il giocatore siamo rimasti abbastanza colpiti e felici della cosa e non potevamo cercare soluzione migliore, per tanti aspetti, non solo quello economico. In primis Michele torna vicino a casa, è diventato da poco papà, si è riavvicinato alla famiglia: i ragazzi giovani, secondo me, meno fastidi fuori dal campo hanno, più riescono a rendere in campo".

L’ipotesi di un ritorno all’Inter è lontana, visto l’obiettivo dichiarato di restare al Monza?
"Se dobbiamo parlare di obiettivi a lungo raggio, l’abbiamo sempre detto e non ci nascondiamo oggi, direi che l’obiettivo è quello di tornare a giocare nell’Inter. Michele ci è cresciuto da quando ha 6 anni e abbiamo prolungato per altri 4 anni con i nerazzurri. Anche loro, quindi, hanno la consapevolezza di avere in grembo un portiere di assoluta prospettiva. Vice Handanovic? Lo sloveno ha 32/33 anni, Michele ne ha esattamente 10 in meno. Il percorso che ha portato Handanovic a diventare portiere e capitano dell’Inter, Di Gregorio lo farà e noi ci siamo immaginati di poterlo fare appunto col Monza, che ha grandi progetti e ambizioni, non si sono nascosti nel dire che vogliono vincere il campionato di B e una volta arrivati in A non vogliono fare le comparse. Hanno un potenziale economico tale da poter mantenere la massima serie, cosa che riesce a poche neopromosse proprio per un discorso di budget e stipendi".

Sezione: Focus / Data: Ven 20 novembre 2020 alle 14:42
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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