Tutti ai piedi dell'Arabia Saudita. O meglio, tutti sull'attenti e pronti a esaudire le richieste del fondo sovrano. Le operazioni di mercato continuano a condizionare l'andamento europeo, nessuno rinuncia ai petro-dollari e c'è anche chi paventa che la FIFA sia pronta a entrare a gamba tesa su queste operazioni, con un nuovo regolamento sui trasferimenti, tra massimali per i compensi ai procuratori e altri bulloni a frenare questi continui sprechi di denaro. Soldi a destra e a manca, ma c'è qualche addetto ai lavori, come l'operatore di mercato Branchini, che la vede diversamente. O meglio, intravede un progetto solido in salsa araba: "Credo che la situazione sia un po' diversa, di sicuro hanno più soldi dei cinesi e non c'è la stessa corruzione, inoltre puntano forte sull'obiettivo del 2030, tra l'Expo e i Mondiali di calcio, hanno un progetto concreto. Solo che all'inizio sembrava ci fosse un controllo centralizzato da parte del loro ministro dello sport, per vigilare sulle spese", ha confessato a Il Messaggero.

Basiamoci sui fatti: il calcio non è più nostro e, come ha evidenziato anche Inzaghi rispondendo a una domanda di un collega in conferenza stampa, bisogna tenere continuemente gli occhi aperti e sperare che da un giorno all'altro a un componente saudita non venga in mente di alzare la cornetta del telefono per un'offerta fuori da qualsiasi parametro valutativo europeo. Negli anni passati questa linea è stata intrapresa da Cina e Stati Uniti, ma i sauditi sembrano convinti e maggiormente preparati.

Si vocifera che stiano lavorando particolarmente bene anche a livello di strutture dei settori giovanili e la scelta di giocatori ancora non a fine carriera potrebbe sposare questo indizio. Ma quanto reggerà questo modo di fare calcio? Negli scorsi giorni vi avevamo raccontato, su queste frequenze, quali siano i problemi strutturali del calcio italiano, concentrandoci sempre sulla radice e sulla vuota retorica di chi paventa riforme solo per pura comodità nel salvataggio della propria poltrona. Siamo tutti curiosi di capire quanto la Saudi Pro League reggerà. Alla fine la Superlega la stanno facendo loro. O meglio, la Super Stars.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 15 luglio 2023 alle 00:01
Autore: Niccolò Anfosso
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