A pochi giorni dal debutto Mondiale contro l'Italia, il ct dell'Inghilterra Roy Hodgson parla dei suoi prossimi avversari, con non pochi riferimenti a quella che è stata la sua duplice esperienza all'Inter. Fu lì, infatti, che Giacinto Facchetti ebbe modo di redarguirlo sulle qualità del suo collega azzurro Cesare Prandelli: "Fu Giacinto a dirmi che era un buon allenatore. Mi confidò che era uno da seguire. Le sue parole mi sono rimaste impresse: Prandelli ha mostrato tutto il suo valore alla Fiorentina e alla guida dell'Italia. Lo rispetto, il suo lavoro merita il rispetto generale".

E sempre all'Inter, Hodgson ebbe modo di incrociare, seppur brevemente, Andrea Pirlo, che non ebbe molto spazio con lui: "Ma solo perché davanti c'erano Roberto Baggio e Youri Djorkaeff, mentre a centrocampo avevamo Zé Elias e Paulo Sousa. Lui era molto giovane e Ancelotti fu bravo a portarlo al Milan e trasformarlo in un regista. All'Inter quando tornai la seconda volta c'era un po' di confusione. Lippi aveva firmato per tre anni. Non sono stato certo io a mettere Pirlo alla porta". 

Sezione: Dalla Russia / Data: Mer 11 giugno 2014 alle 13:11 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Christian Liotta
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