Il cambio di modulo, attuato da Leonardo tra primo e secondo tempo, risolve la partita. Il rombo del primo tempo non ha inciso: il Genoa chiudeva bene le offensive nerazzurre e ripartiva altrettanto bene. La manovra latitava e si risolveva nelle azioni personali. Sul fronte difensivo la squadra soffriva le ripartenze rossoblù, con la mediana sbilanciata troppo in avanti a cercare il gol, che veniva presa d’infilata spesso e volentieri. Il cambio della ripresa ha dato un nuovo volto alla squadra. Pandev è stato, finalmente, determinante, andando a fare peso in attacco, lavorando bene con Wesley Sneijder in uno-due stretti. L’Inter arrivava in area genoana con grandissima facilità e si aveva sempre la sensazione che il gol fosse nell’aria e potesse arrivare in qualunque momento.

Leo, sul 4-1, ha fatto ‘riposare’ la squadra togliendo una punta e ritornando al 4-3-1-2. Kharja ha preso il posto di Pazzini, visti i prossimi impegni di campionato e la diffida che pende sulla testa dell’attaccante di Pescia. Nagatomo, subentrato a Ranocchia, ha spinto maggiormente sulla sinistra, lasciando rifiatare Maicon, dalla parte opposta.
 

Sezione: L'angolo tattico / Data: Lun 07 marzo 2011 alle 10:38
Autore: Alberto Casavecchia
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