"Se mi sento poco coinvolto? Mi va bene così e loro sono contentissimi ma il tempo passa. Non sono assolutamente stanco. È bello essere necessari e se non ci si sente necessari forse si può fare anche altro". Così ieri Massimo Moratti. L'ex patron nerazzurro sembra ormai indirizzato perso l'uscita di scena, come spiega la Gazzetta dello Sport. "Il passo d’addio germoglia fin dalla cessione della maggioranza a Thohir. E tutte le tappe successive sono la realizzazione di quell’idea - si legge -​. Il cambio di governance dalla sua Inter a quella attuale è stato un passo naturale di discontinuità. Era chiaro che la proprietà indonesiana avrebbe introdotto nuovi manager nel club. Manager che hanno portato una gestione diversa in cui Moratti fatica a rivedersi. Non la critica, semplicemente non ci si vede specchiato. A questo punto si entra nelle segrete stanze degli accordi che Thohir e Moratti hanno firmato al momento di siglare gli atti di cessione. Perché potrebbe spuntare una clausola che obbligherebbe l’attuale numero uno nerazzurro a rilevare il 29,5% di Moratti dopo il terzo anno, ovvero a partire dal novembre del 2016 a cifre predeterminate. Al netto di questo scenario, Moratti ieri ha voluto sottolineare il gradimento completo della gestione attuale". 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 20 ottobre 2015 alle 09:54 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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