La rivalità tra Inter e Juventus, avversarie domenica sera a San Siro, viene ripercorsa nelle sue tappe principali dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Impossibile non citare l'episodio Iuliano-Ronaldo del 1998, anche se il 1961 è in verità la prima data confine. "È l’anno della squadra «De Martino», ovvero la formazione dei giovani, schierata dall’Inter di Angelo Moratti (e Peppino Prisco) dopo che la Caf aveva chiesto di rigiocare uno Juve-Inter inizialmente assegnato a tavolino ai nerazzurri, per via dell’invasione di campo di alcuni tifosi bianconeri: finì 9-1 per la Juve" ricorda la rosea.

Si parla poi anche alla competitività tra Agnelli e Pellegrini, ma anche dell'episodio del 1983 quando un pullman interista fu assaltato, con Giampiero Marini ferito e la vittoria a tavolino per l’Inter. "Inter-Juve è Trapattoni che lascia i bianconeri e va a scrivere lo scudetto dei record in nerazzurro. È Altobelli che dopo una vita all’Inter passa dall’altra parte: in fondo, l’aveva fatto anche Boninsegna anni prima, no?" prosegue il quotidiano, che dopo aver citato anche Prisco, Agnelli e l'episodio del '98 con protagonista l'arbitro Ceccarini (scontro Iuliano-Ronaldo) non dimentica Calciopoli fino ad arrivare ai giorni nostri, con l'arrivo a Milano di Beppe Marotta. "Ma se tra lui e Fabio Paratici lo scontro è sempre rimasto - almeno verbalmente - sottotraccia, non si può dire lo stesso tra Antonio Conte e Andrea Agnelli. È storia di otto mesi fa: scambi di insulti e gestacci tra il presidente bianconero in tribuna e il suo ex allenatore. È il segno dei tempi che sono cambiati. Dopo 112 anni, in fondo, è quasi fisiologico che accada. O forse no".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 23 ottobre 2021 alle 10:21
Autore: Stefano Bertocchi
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