Senza tetto nè legge, il cielo del campionato resta aperto e non s’intravvede ancora chi possa imporre la legge del più forte. E' la metafora che utilizza Luigi Garlando, penna della Gazzetta dello Sport, per dipingere l'incertezza che regna nel campionato italiano, con un'Inter comunque seria candidata al titolo: "I nerazzurri hanno meno stelle e meno gioco, ma una panchina più profonda e una forza mentale superiore, data da un tecnico e giocatori abituati a vincere. Ormai ha preso forma: è un fiore dal cuore fisso (Miranda, Murillo, Medel, Melo) e dai petali che ruotano: all’inizio decideva Jovetic, ora Ljajic. Al Mancio mancano ancora due cose: un play dal piede più morbido e dalla verticalizzazione più lesta; e un centravanti che si muova e segni tanto (Icardi per ora non lo fa). Per capirci: con Borja Valero e Kalinic, Inter quasi perfetta". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 07 dicembre 2015 alle 10:57
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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