Ci va giù in maniera piuttosto dura con la proprietà cinese il Corriere della Sera, che mette Suning dinanzi alle proprie responsabilità dopo l'addio congiunto di Sabatini e Capello. "Suning esce con l’immagine distrutta - si legge -. Se due figure di spicco del nostro calcio lasciano di loro spontanea volontà significa una sola cosa: il progetto cinese non è credibile, ma è solo di un’allarmante fragilità".

Secondo il quotidiano, sono "andate in fumo le promesse dello scorso maggio, quando arrivarono Sabatini e Luciano Spalletti. L’idea di creare un network di squadre di Suning in giro per l’Europa è abortita e pure la chance di un progetto di lungo respiro - sentenzia il Corsera -. Due fattori pesano sulla volontà di Sabatini: la reale volontà di costruire e l’asfittica catena di comando della galassia Suning e dell’Inter. Le lungaggini su ogni decisione hanno portato alla resa Sabatini, costretto a essere più un politico che un guerriero. Allontanarsi dall’Inter è una scelta sofferta, i segnali però c’erano come pure le voci di un possibile ritorno dell’ex ds Marco Branca e dello sbarco dell’ad del Bologna Claudio Fenucci. Non aver potuto creare una squadra tutta sua, e i rifiuti di Suning all’arrivo di Ramires e Pastore, hanno fatto saltare il banco". Sabatini avrebbe rimesso il mandato nelle mani di Zhang già a inizio marzo.

VIDEO - I RIGORI STAVOLTA CONDANNANO IL SANTOS, MA GABIGOL E' DI NUOVO PERFETTO DAL DISCHETTO

Sezione: Rassegna / Data: Mer 28 marzo 2018 alle 09:00 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print