Lo scambio Ibrahimovic-Eto'o è ormai andato in porto, mancano soltanto le visite mediche del camerunense a sentenziare l'esito positivo dell'affare, e tra i tanti commenti fatti da grandi personaggi del mondo del calcio riguardo a questa operazione, oggi si aggiunge anche quello di Arrigo Sacchi, ex tecnico del Milan e della Nazionale Italiana, il quale dalle pagine della Gazzetta dello Sport, applaude i neroazzurri: "Questa operazione è stata un autentico capolavoro finanziario, come ha sottolineato Josè Mourinho. Certo, l'Inter senza Ibra perde l'artefice delle vittorie recenti, un giocatore unico per le sue doti individuali, ma che proprio per queste sue abilità non ha aiutato il gioco della squadra. Così, in Italia il suo talento singolo è stato decisivo, in Europa non ha fatto la differenza. Forte con i deboli, debole con i forti", sentenzia Sacchi.

Poi, l'ex allenatore romagnolo si sofferma a parlare del nuovo innesto, Samuel Eto'o: "Il camerunense non vale Ibrahimovic tecnicamente, ma in un gioco di squadra più essere più importante e decisivo. Eto'o fa un movimento continuo a tutto campo, gioca con la squadra e per la squadra, e finisce per sfruttare il gioco capitalizzando con le sue già notevoli doti", sottolinea Sacchi, che poi lancia la palla a Josè Mourinho: "Josè ha dimostrato di essere un grande gestore, lo scorso anno, ora dovrà dimostrare di essere un grande costruttore. Mentre la scorsa stagione aveva ereditato una squadra non sua, quest'anno gli innesti sono più vicini al tecnico, alle sue idee. La squadra è più equilibrata, più adatta al calcio internazionale, dove vince la squadra e non il giocatore. Oggi, probabilmente, l'Inter è più forte in Europa che in Italia".

Sezione: News / Data: Lun 27 luglio 2009 alle 15:53 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabrizio Romano
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