Non si placano le polemiche in Serie A attorno al Var. Torino e Genoa sono solo gli ultimi due club ad aver sollevato il polverone sull'utilizzo poco chiaro della tecnologia che, nelle gare con Juve e Roma, ha finito per penalizzarli. Come ogni lunedì, Paolo Casarin, ex designatore arbitrale, è chiamato a fare il punto sul comportamento dei direttori di gara del massimo campionato: "È un sollievo che, in Cagliari-Napoli, il tiro di Milik che colpisce la traversa e rimbalza sulla linea di porta, sia subito verificato dalla tecnologia e che Doveri possa dire ai calciatori che non era gol - scrive sul Corriere della Sera -. È rassicurante che il gol di Benassi segnato sul filo del fuorigioco, all’inizio di Fiorentina-Empoli, venga annullato, dopo verifica alla Var, per un offside di pochi centimetri. Due fonti di errori, gol e fuorigioco, che scompariranno dai pensieri del mondo del calcio grazie alla tecnologia che restringe la discussione ai soli giudizi soggettivi dell’arbitro. Proprio per questo è arrivato un secondo collega (Var) con tecnologia che permette al primo di rivedere ed eventualmente cambiare la prima decisione. In Inter-Udinese è doveroso il richiamo del Var Calvarese ad Abisso per rivedere il fallo di mano di Fofana. In Torino-Juve il Var Mazzoleni ha dato l’impressione di non aver sollecitato Guida a rivedere Il contatto tra Matuidi e Belotti (simile a quello tra Pandev e Florenzi in Genoa-Roma)che dubbi legittimi ha sollevato. In ogni caso sarebbe stato un atto di pregiata umiltà. Ormai il Var è entrato in gioco. Qualche tempo di verifica appare lungo, ma Rizzoli utilizza giustamente i giovani. Quando i recuperi, decisi dal solo arbitro, si allungheranno oltre misura basterà introdurre il tempo effettivo (due da 30 minuti). Dopo trent’anni il progetto dei sogni sarà completo". 

Sezione: News / Data: Lun 17 dicembre 2018 alle 11:52
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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