A tutto Javier Zanetti. Il capitano nerazzurro si concede a 360° intervistato da La Gazzetta dello Sport nel giorno del ritiro dell'Inter in vista della prossima stagione, il primo senza di lui, out per un infortunio dalla trasferta di fine aprile contro il Palermo: "E’ il primo raduno dell’Inter senza di me, già: e fa uno strano effetto". 

Oggi cosa farà?
"Sono in Argentina e sto portando mia figlia maggiore a pallacanestro. Cammino sì, e cammino bene: faccio fisioterapia, bicicletta, palestra. E il tendine risponde bene. Fra poco aumenterò i carichi. Insomma, in fin dei conti meglio essere rimasti qui per portare avanti il lavoro...". 

Cosa darebbe per esserci oggi ad Appiano?
"Tutto, ma raggiungerò i compagni negli Stati Uniti, il 29 luglio".

Con quale insegnamento deve ripartire l’Inter?
"Nella stagione passata non siamo stati noi, che quella non era l’Inter. Questo è il primo concetto che ci deve ridare la forza di un tempo".

E anche l’orgoglio perduto?
"No, alt: quello mai s’è perso. Non vincere per 2 anni di fila dopo che per 7 abbiamo vinto tutto è umano, ci sta. Ma ora abbiamo il dovere di tornare ad essere l’Inter".

C’è chi è convinto che il Grande Acquisto possa essere Mazzarri.
"E’ una convinzione legittima, sensata: la sua carriera parla di un allenatore che ha sempre messo determinazione e carattere. E’ uno che ci mette le cosiddette p..., non so se mi spiego. Lui vuole essere protagonista in Serie A, noi pure".

Cosa le è piaciuto, più di ogni cosa, di ciò che ha detto il tecnico?
"Che voleva l’Inter, che desiderava noi. E questo deve essere uno stimolo per tutti".

Tanto prima o poi ne dovremo parlare: ha la sensazione che Thohir arriverà?
"Non lo so. Quel che so è che Moratti farà il bene dell’Inter, come sempre è successo. Il presidente valuterà, valuterà, valuterà...".

S’immagina un’Inter senza Moratti?
"L’Inter non sarà mai senza Moratti, comunque andranno le cose e le trattative".

Ma se arriverà Thohir, fra un anno le farà fare il vicepresidente o il capitano?
«Non ne ho idea, sempre ammesso che venga. Io adesso voglio solo tornare a giocare. Al resto ci penseremo».

Chi la porterà la fascia in attesa del suo ritorno?
"Essendo andato via Deki, direi Cambiasso".

Deki, già.
"Fatemi salutare un guerriero: lo ringrazio per tutto quello che ci ha dato: un vero combattente, un ragazzo esemplare".

A proposito di saluti: Cassano ha accusato Mazzarri.
"Non entro nella questione, mi limito a dire che con lui avevo un rapporto onesto e anche lui aveva un rapporto buono con tutti".

Tranne Stramaccioni...
"Hanno avuto uno screzio, si sa...".

Si parla di cessione eccellenti, tipo Handa e Guarin.
"Io non venderei nessuno: se vogliamo tornare grandi non possiamo prescindere dai giocatori bravi. Nessuno insomma vuole indebolire l’Inter, poi è chiaro che il momento economico che un po’ tutti stiamo vivendo ti porta a fare certe considerazioni...".

Dia il benvenuto a Icardi.
"Tecnicamente molto dotato, ha stazza fisica, una bella esperienza alla Samp. Quali consigli dò a un giovane che arriva da queste parti? Quello che mi fece forza quando mi scartarono da un provino a 13 anni nella mia squadra del cuore, l’Independiente: non mollare un secondo, sfruttare ogni frammento di occasione che hai, riprovarci se serve...".

Belfodil le piace?
"E’ molto duttile, sa fare reparto, usa bene la forza: mi sembra che con lui e Icardi l’Inter abbia intrapreso una strada sicura d’investimento. Ed è una bella strada".

Campagnaro?
"Affidabilissimo".

Dobbiamo ancora credere in Alvarez.
"Sì: a un certo punto ha preso in mano la squadra con personalità e senza paura. Bisogna lavorarci e avere fiducia".

Ma Zanetti quando torna?
"Non voglio fissare una data: sono passati 2 mesi e una settimana dal fatto, dipende come risponderà il tendine d’Achille all’aumento dei carichi di lavoro. Io lavoro per tornare".

Gliel’ha chiesto anche Papa Francesco?
"Persona fantastica. Così come meravigliosi sono tutti coloro che, dopo l’infortunio, mi hanno mandato messaggi d’affetto, e non solo nel mondo del calcio. Cosa mi ha detto il Papa? Che gli dispiaceva. E mi ha fatto l’in bocca al lupo".

Quest’Inter che parte come la vuole in 3 parole?
"Che abbia personalità e quindi un’impronta visibile, che vada su ogni campo a fare la protagonista e... vincente".

Se le dico scudetto?
"L’intenzione è arrivare lì: la Juve non è imbattibile, visto che l’abbiamo battuta, anche se è dura metterla k.o... Io vorrei arrivare ad aprile 2014 e vedere la vetta, sapere che lo scudetto ce lo si può anche e ancora giocare".

Per gioco: chi vorrebbe per questa Inter degli ex nerazzurri del passato?
"Roberto Baggio". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 08 luglio 2013 alle 08:02 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
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