A un passo dal traguardo scudetto che potrebbe arrivare anche in questo week-end, Nicolò Barella, centrocampista dell'Inter, fa un bilancio della sua seconda stagione a Milano ai microfoni di Sky Sport. Partendo dalle fatiche di un'annata piena di impegni: "Sicuramente la stanchezza inizia a farsi sentire, è stato un anno particolare in cui non ci siamo mai fermati. L'obiettivo è più importante di tutto e si va anche oltre la stanchezza".

Obiettivo scudetto.
"Era quello anche l'anno scorso, ma purtroppo non ce l'abbiamo fatta. Abbiamo perso anche una finale (di Europa League ndr), è stato un qualcosa che ci ha stimolato ancora di più, che abbiamo usato a nostra favore". 

L'Inter dà l'impressione di essere molto sicura di sé.
"Ci hanno accusato di essere molto difensivi, ma noi siamo quadrati, abbiamo trovato la nostra identità. Prima eravamo più spregiudicati e prendevamo più gol, ora siamo organizzati e sappiamo che davanti ci sono giocatori che ci possono risolvere le partite. Questo ci lascia tranquilli".

Conte è un martello.
"E' così dal primo giorno, lo sarà anche se dovessimo arrivare all'obiettivo. E noi intepreteremo le cose come che vuole lui".

Ti senti più forte?
"Ora sono più sicuro dei miei mezzi, riesco a gestirmi meglio e a sfruttare meglio le occasioni. Prima mi facevo prendere dalla foga, mi ha aiutato il fatto di potermi allenare con dei campioni. Ho studiato da loro, questo mi ha fatto migliorare".

Una qualità che ruberesti a Eriksen e Brozovic.
"La qualità e l'eleganza dal primo, può mettere i palloni dove vuole. Brozo si preoccupa di farci giocare bene, noi siamo più dinamici".

Quanto ti ha aiutato il modo di giocare di Lukaku e Lautaro?
"Il mister ci ha dato delle soluzioni e noi cerchiamo di metterle in campo. Loro sono due grandisismi giocatori: Romi è una soluzione anche quando siamo pià in difficoltà, Lauti raccorda di più il centrocampo e l'attacco. Poi io metto il pallone, sono fortunato quando segnano". 

Il gol più importante?
"Sicuramente quello alla Juve, è stato emozionante. Quella è stata la partita che ci ha dato la consapevolezza della nostra forza. sapevamo di esserlo, ma battere la squadra che è stata la più forte per tanti anni è stato importante".

Euro 2020. 
"Sarò felice se il mister mi convocherà, mi farò trovare pronto. Siamo una bella squadra e soprattutto un grandissimo gruppo. Noi siamo stati brava a fare quello che ci ha chiesto Mancini, arriveremo pronti e cercheremo di fare il meglio per l'Italia e i tifosi". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 28 aprile 2021 alle 19:43
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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