La pandemia ha colpito anche il bilancio dell'Inter, che nel 2019-2020 si è chiuso con una perdita di 102,4 milioni, che sarebbe stata di 70,7 senza il differimento al 2020-21 di alcune poste di bilancio provocato dalla chiusura posticipata della stagione al 31 agosto. Un rosso pesante, ma comunque inferiore al -204 della Roma e al -195 del Milan, che viene analizzato nei numeri da La Gazzetta dello Sport dopo l'assemblea degli azionisti di ieri.

"L’attuale esercizio sarà ancora più complicato, visto che si è partiti con gli stadi a porte chiuse e chissà quando tornerà il pubblico: biglietteria e abbonamenti sono arrivati a valere 60 milioni per una società come l’Inter, capace di alzare la media spettatori pre-Covid al record di 65.800" ricorda il quotidiano. Il club nerazzurro, inoltre, «ha ricevuto richieste di rinegoziazione dei termini di alcuni accordi di sponsorizzazione e di conseguenza potrebbe essere esposto a una contrazione dei ricavi commerciali», come si legge nella relazione sulla gestione.

Oltre allo spostamento in avanti dei pagamenti degli stipendi, in presenza di accordi con la squadra, la rosea segnala che Suning ha investito sul mercato 2019-20 ben 217 milioni, di cui 67 per Lukaku, 40 per Hakimi, 40 per Barella e 27 per Eriksen, "con un parallelo aumento del monte-stipendi (20 milioni al netto del differimento di 15 milioni al 2020-21). Così i debiti, tolti i crediti, sono passati da 490 a 630 milioni, con l’utilizzo di ulteriori linee di credito per 25 milioni".

Ma la continuità aziendale è garantita da Suning. "Se nel corso della scorsa stagione il colosso di Nanchino si è limitato a convertire in conto capitale 70 milioni di vecchi finanziamenti in modo da riportare in territorio positivo il patrimonio netto della capogruppo Fc Internazionale, nel 2020-21 potrebbe essere necessaria l’iniezione di “equity” fresco, cosa che non accade dal 2018: la famiglia Zhang si è già resa disponibile. Gli amministratori verificheranno nei prossimi mesi le azioni da compiere" riferisce la Gazza, assicurando che Suning di sicuro non aumenterà il debito, dopo il bond da 75 milioni di luglio (in aggiunta ai 300 di quello già in essere).

Da ricordare che l’anno scorso l’Inter ha dovuto rinunciare ai 45 milioni di contratti con sponsor asiatici scaduti a giugno 2019, ma ha attivato 14 nuove partnership e ha incassato 10 milioni dall’assicurazione per il rimborso dei biglietti. E la strada da intraprendere per il futuro è stata tracciata da Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’area Corporate: "Questa congiuntura economica difficile sta facendo capire a tutti noi come il progetto del nuovo stadio di Inter e Milan sarà di importanza ancor più cruciale per il futuro dei club, che hanno necessità di sviluppare nuovi stream di fatturato, ma anche quale ruolo potrà avere per la città e per i cittadini. L’area di San Siro ne rinascerebbe completamente rinnovata, green e a misura d’uomo, attiva 365 giorni all’anno e garantirebbe circa 3500 posti di lavoro".

VIDEO - TANTI AUGURI A... - "SPILLO" ALTOBELLI, PUNGENTE COME UN GOL

Sezione: Focus / Data: Sab 28 novembre 2020 alle 08:27
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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