Bella, bellissima iniezione di fiducia quella che l’Inter si è guadagnata a Marassi, terreno dello scempio solo tre giorni prima e oggi arena di un trionfo che avvicina allo scudetto la capolista. Peccato però che dal campo di battaglia siano usciti malconci due giocatori assai importanti, soprattutto in questa fase delicata della stagione in cui il reparto difensivo scricchiola un po’ troppo. La trasferta bis di Genova è costata il doppio infortunio di Burdisso e Materazzi, che con Chivu fuori gioco e Samuel convalescente, rende ancora più complicata la scelta di Mourinho sulla coppia di centrali da presentare all’Old Trafford. O meglio, la semplifica, paradossalmente, perché riduce le opzioni in maniera drastica. In questo momento, salvo recuperi miracolosi dell’ultimo momento, l’allenatore ha a disposizione i soli Cordoba, Rivas e, incrociando le dita, Samuel, sempre che il problema che lo attanaglia da due settimane sia risolto.

Due difensori e mezzo per due posti. Il vero problema, però, è che di affidabile per una trasferta così delicata c’è il solo Cordoba, bocciato per 45’ durante la sfida dell’andata. L’alternativa fisicamente integra è Nelson Rivas, che nelle due recenti uscita da titolare è stato spedito in panchina dopo appena un tempo di gioco, e non per problemi fisici. Improbabile che Mourinho voglia affidargli la copertura di Julio Cesar anche in Inghilterra… Resta dunque da sperare che i muratori dello staff medico nerazzurro abbiano cancellato tute le crepe del muro Samuel, la sua presenza a questo punto è infatti una priorità.

Nella peggiore delle ipotesi, però, Mourinho sa di poter contare su Esteban Cambiasso, perfetto interprete anche a Genova di un ruolo che non gli appartiene. Il Cuchu, costretto a indietreggiare sulla linea difensiva dopo l’infortunio di Burdisso alla mezz’ora del primo tempo, si è disimpegnato in modo egregio, guidando una retroguardia che contro i pericolosi attaccanti rossoblù non è mai andata in debito d’ossigeno. Scontato prospettare all’argentino un futuro da difensore centrale, anche se oggi lo possiamo apprezzare meglio in mezzo al campo, dove il suo contributo (e lo si è visto contro la Sampdoria) è fondamentale, quasi imprescindibile. Se sarà necessario, l’allenatore portoghese chiederà a Cambiasso l’ennesimo sacrificio, perché sa di poter contare sul suo ottimo senso della posizione anche in una zona decisamente più delicata. E il soldato argentino risponderà, come al solito, “presente”.

Ultima dedica a Josè Mourinho, che dopo la gara di Marassi non ha voluto commentare, a sorpresa, il gol fantasma di Balotelli, che le moviole avrebbero comunque confermato come legittimo (nonostante i dubbi di chi non ammette la verità neanche sotto tortura…). Un cambio di tendenza da parte dell’uomo di Setubal, che ha preferito, saggiamente diciamo noi, evitare di accendere l’ennesima miccia intorno alla sua squadra. Con grande delusione dei media che si sarebbero aspettati l’ennesimo teatrino per attaccarlo il giorno dopo. Ennesimo punto a favore dello Special One.
 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 08 marzo 2009 alle 13:18
Autore: Fabio Costantino
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