E se non sarà Modric? Allora sarà Milinkovic-Savic. O altrimenti Paredes, Meza, Barella, Fernandinho, Matic, Gündogan. Chissà. O magari non prenderanno nessuno e si resterà con questa batteria di centrocampisti, nonostante le richieste esplicite di Spalletti. Eh già, perché il tecnico toscano è stato chiarissimo: "Ci mancano ancora due pedine", disse qualche settimana fa senza girarci attorno. Senza nascondersi e senza usare diplomazia. Una – Vrsaljko – è arrivata. Adesso manca la seconda e, sebbene senza specificare il ruolo, s'è capito che si tratta appunto di un centrocampista. Spalletti ha chiesto alla dirigenza di coprirgli ogni ruolo con almeno due alternative. E il conto è presto fatto: tolti i tre portieri, Joao Mario, Pinamonti ed Emmers, l'allenatore attualmente può contare su 19 giocatori di movimento. Toh, ne manca proprio uno!

Il nome che scalda i cuori nerazzurri è quello di Luka Modric, campione totale del Real Madrid. Sia dalla Spagna che dall'Italia assicurano che il croato abbia già comunicato al proprio club la volontà di lasciare la Liga e sposare la causa nerazzurra, in una squadra che sarebbe sempre più balcanica. Adesso – al di là degli aspetti finanziari – la partita si gioca sul rapporto che lega il Pallone d'oro dei Mondiali al presidente dei Blancos. Florentino Perez non è mai stato uno di quei presidenti che chiude le porte agli addii (tipo Aurelio De Laurentiis o Claudio Lotito, tanto per citare due nomi di casa nostra): per lui, comprensibilmente, giocare nel Real deve essere un onore e non esiste calciatore più grande della sua società. È per questo motivo che non ha trattenuto mai nessuno con la forza, come confermano gli addii recenti di Zinedine Zidane e di Cristiano Ronaldo. Insomma, se davvero Modric confermerà a Perez la volontà di andare all'Inter, non crediamo che Don Florentino gli negherà l'approdo in Serie A.

E forse all'Inter hanno più certezze di chiunque altro sulla buona riuscita della trattativa, se è vero che hanno mollato sull'altare uno come Arturo Vidal (che ha il ginocchio a posto e che non guadagnerà affatto 9 milioni in Catalogna come qualcuno diceva...) e se è vero che, proprio quando tutti si aspettavano una categorica smentita, da Spalletti è arrivata un'apertura tutt'altro che scontata. Si vedrà, nessuno può prevedere il futuro di questa trattativa. La certezza è che l'Inter ci sta pensando davvero e che ha già pianificato nei minimi dettagli l'eventuale impalcatura economica per supportare l'affare.

In ogni caso, anche se alla fine il tassello mancante sarà colmato con un giovane canterano (Emmers?), nessuno potrà dire che quello dell'Inter sarà stato un mercato sottotono. A Milano sono arrivati calciatori di livello assoluto (Nainggolan e De Vrij), elementi di grande affidamento (Asamoah e Vrsaljko) e ottimi prospetti (Lautaro e Politano). Difficile, forse impossibile fare meglio. Adesso tocca salire l'ultimo gradino, quello più complicato. Ma il pianerottolo della delusione – che i tifosi nerazzurri ben conoscono viste le ultime sessioni di mercato – è davvero parecchio distante.

VIDEO - MODRIC IDOLO DEI CROATI: CHIAMA L'URLO E CANTA CON LA FOLLA

Sezione: Editoriale / Data: Mar 07 agosto 2018 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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