Porta nerazzurra al sicuro per altri 5 anni. Era nell'aria, adesso è ufficiale: Julio Cesar rinnova il suo contratto con l'Inter fino al 2014. In questo momento le cifre mi sono ignote, ma francamente mi interessa ben poco se il brasiliano è riuscito a strappare un cospicuo aumento, oppure se è il primo esempio di nuovo corso interista scelto da Moratti, vale a dire: più titoli porti al club, più guadagni. Nel secondo caso, mi auguro davvero che il buon Julio Cesar guadagni in questo quinquennio più di quanto messo insieme in una vita da professionista. Al di là delle cifre, questo annuncio rappresenta un segnale forte: il caso Ibrahimovic è e rimarrà un caso isolato, l'Inter non si priva dei suoi campioni nonostante all'estero il denaro non manchi. Lo svedese è andato via per sua scelta e, soprattutto, perché Moratti ha fiutato l'affare economico e tecnico (50 milioni più Eto'o è un colpo a sensazione...). Ma non ci saranno repliche, perché una squadra che vuole vincere ovunque non si lascia andare a un masochistico smantellamento e continua a investire, seppur in modo oculato. Tenersi i fenomeni già in casa, prima di andarli a cercare altrove. Questa la strategia nerazzurra, è finita l'epoca delle spese folli, che non sempre garantiscono un Roi (return of investment) degno di questo nome. Il Real Madrid, già fuori dalla Coppa del Re, ne sa qualcosa.

Per vincere è necessario innanzitutto costruire uno zoccolo duro di campioni, fenomeni tecnicamente, fisicamente e caratterialmente. Poi intorno a esso di erige una squadra che possa dire la sua contro chiunque. Julio Cesar ha confermato nel tempo di essere il miglior interprete del suo ruolo, con prestazioni che spesso hanno levato in casa nerazzurra le castagne dal fuoco. Meritava questo rinnovo, al di là dell'interesse (vero o presunto) proveniente da Manchester o da chissà dove. E' un giocatore imprescindibile, e mi fa piacere che questo annuncio ufficiale sia arrivato in un momento in cui l'estremo difensore interista è stato sfiorato da qualche critica soffusa, per essersi fatto 'uccellare', come avrebbe detto il grande Brera, da due palombelle beffarde. Errori o non, poco importa, perché il club continua a nutrire il massimo della fiducia nei confronti di un portiere che prima di tutto è una persona splendida, oltre che un professionista serio. Anche quando hanno iniziato a circolare voci sull'interesse di altre società (magari la moglie Suzana ne sa qualcosa...), è stato proprio lui a smentirle rapidamente, consapevole del rischio che un pettegolezzo, in Italia, possa diventare una bomba destabilizzante in poche ore. Attaccamento alla maglia, innanzitutto, grandi qualità professionali e un carattere sempre posato, mai sopra le righe: l'identikit del giocatore che oggi può meritare la maglia nerazzurra. Quindi, non mi resta che dire 'Ave Julio Cesar, gli interisti ti acclamano (almeno per altri 5 anni)'.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 11 novembre 2009 alle 08:46
Autore: Fabio Costantino
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