"Napoli-Inter non è scontro-scudetto, ma l’esame di maturità per due squadre che finora hanno dimostrato di non concedere sconti e di puntare all’obiettivo più alto". Lo sancisce stamane il Corriere della Sera. "Sarri ripropone la formazione anti-Roma, con la sola incognita Insigne alle prese con un affaticamento all’adduttore. Spalletti, pur avendo recuperato in gruppo Joao Mario, non dovrebbe discostarsi dall’undici dell’impresa-derby. Sarri toglierebbe Icardi, 9 gol finora, al collega Spalletti e del resto ci aveva pensato per sostituire Higuain. Ma in questo momento si gode Mertens, 7 gol all’attivo, con la rabbia giusta per reagire al rigore sbagliato in Champions contro il Manchester City. Napoli e Inter non è soltanto il confronto tra la prima e la seconda. È la sintesi di tante sfide, che domani sotto le luci del San Paolo daranno un significato importante al campionato. Quelle dei centravanti sono intrecciate, legate da un destino da sliding doors. Se Icardi avesse lasciato l’Inter quando De Laurentiis lo aveva lusingato con un ingaggio record, probabilmente Mertens non avrebbe vinto la sfida come erede di Higuain. L’argentino arriva al San Paolo con il pallone della tripletta, il belga deciso a vendicare la «personale» brutta figura in campo europeo".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 20 ottobre 2017 alle 11:36 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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