"I francesi hanno lasciato a riposo Lavezzi, oggetto dei desideri nerazzurri nel mercato di gennaio, e non hanno rischiato Thiago Silva, Cavani, Di Maria, Pastore e David Luiz, tutti arrivati solo martedì dalle vacanze, ma nonostante questo la differenza di forze in campo si è vista", questa l'analisi del Corriere dello Sport sull'amichevole giocata ieri a Doha tra Inter e Psg. "L’Inter si è difesa con ordine, con un 4-2-3-1 che in fase di non possesso era un 4-5-1 molto compatto. Mancini, senza quasi tutti i sudamericani e con la coppia centrale formata da Ranocchia e D’Ambrosio, è stato costretto a difendersi molto basso e ripartire è diventato complicato nonostante Jovetic in avanti si sia dannato l’anima per fare reparto da solo. Qualche pericolo i nerazzurri lo hanno creato, ma la porta prima difesa da Trapp e poi da Douche non è mai capitolata". 
 
"Dal punto di vista tattico ha destato interesse la posizione di Ljajic che a differenza delle ultime gare di campionato non è stato utilizzato da attaccante esterno di sinistra (in quel ruolo c’era Perisic), ma da regista offensivo - ha proseguito il quotidiano romano in edicola quest'oggi -. Visto che la partita dell’Inter è stata soprattutto di contenimento, nel primo l’ex Roma più che il trequartista ha fatto il centrocampista centrale e di conseguenza è andato basso a impostare l’azione sostituendosi ai due mediani. Ha giocato con personalità esattamente come Ranocchia, che non è riuscito a chiudere sull’azione del gol di Augustin, ma che ha sbrogliato altre situazioni complicate. L’Inter non ha sbandato e con voglia ha provato a cercare l’1-1. Alla fine ha perso, ma con onore".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 31 dicembre 2015 alle 09:27
Autore: Lorenzo Peronaci / Twitter: @lorenzoperonaci
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