Dalle scintille in diretta su Sky Calcio Show alle punzecchiature sul Corriere della Sera. Mario Sconcerti e Josè Mourinho non si amano di certo e il giornalista ha voluto dare una sua personale spiegazione dei continui battibecchi col portoghese sulle colonne del quotidiano: "Non ho niente contro Mourinho e non ho difficoltà a dire che probabilmente è il miglior tecnico possibile per l'Inter, ma ci sono spiegazioni che devono essere date. L'Inter rispetto a un anno fa non ha niente in meno e Quaresma-Mancini-Muntari in più. Il tutto fa una ricapitalizzazione da 138 milioni. Tuttavia nel confronto non c'è una cifra che sia in positivo a parte i gol di Ibrahimovic (12 invece di 13). Tranne lo svedese l'Inter non ha attacco. Non c'è precedente in tutta la storia dell'Inter. Segna un uomo solo, gli altri stanno a guardare. In compenso sono aumentati i casi clinici - continua Sconcerti -. Mancini è scomparso, Quaresma vale come conferma dell'onestà di Mourinho che nonostante l'abbia fortemente voluto adesso lo lascia fortemente fuori. Balotelli è un caso, Adriano anche, Cruz nemmeno quello. Si è vista molta forza fisica, poca qualità, come è giusto se si gioca con 3 mediani.

Il modulo è cambiato almeno 3 volte da inizio stagione. Si è partiti con le 2 ali, si è passati per il 4-2-4, si è arrivati al rombo. E sempre senza poter dire che c'era stato un ripensamento perchè avrebbe significato ammettere un errore... L'Inter è tornata a essere una fabbrica di problemi, di psicologie complesse ed equazioni tecniche impossibili". Domenica pomeriggio Sconcerti, in collegamento con Bergamo, aveva chiesto spiegazioni sull’andamento dei nerazzurri a Mourinho, sottoponendogli numeri che risultano negativi rispetto alla precedente gestione. Il tecnico ha negato di voler accettare paragoni e non ha risposto a quello che un tempo definì “amico di Mancini”.

Sezione: News / Data: Lun 19 gennaio 2009 alle 15:37 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Fabio Costantino
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