"Per me, Torreira è un giocatore destinato a diventare importantissimo. Ha testa, piedi, personalità e grinta per giocare ad alti livelli. Intendiamoci, anche la Sampdoria gioca ad alti livelli, ma lui può addirittura andare oltre". E' la convinzione espressa ai microfoni di Sampnews24 da Giorgio Repetto, ex direttore generale del Pescara, club nel quale l'uruguaiano ha militato dal 2014 al 2016. 

"Se è vero che ha detto che può diventare più forte di Verratti? Io conosco molto bene Verratti, l’ho allenato dai 10 ai 14 anni - ha detto Repetto, parlando del mediano che è seguito da vicino dall'Inter -. Quando lo conobbi mi sembrò di veder giocare Rivera, ma quando mi presentarono Torreira, dopo appena 8 minuti chiamai il presidente e gli chiesi se avessimo appena preso Tevez a parametro zero (ride, ndr). Marco e lui sono due giocatori diversi: il primo è più pulito e bello da vedere, ma dal punto di vista tattico Torreira è un computer, sa sempre cosa fare e dove farsi trovare. Un Milan che prende Bonucci per giocare con la difesa a tre, non può andare a cercare Biglia e non cercare Torreira: sa coprire benissimo la difesa e sa giocare la palla, perché è forte anche dal punto di vista tecnico. Sa fare tutto. Per esempio – racconta Repetto – due anni fa giocammo contro il Como e un nostro giocatore (Benali, ndr) venne espulso sul finale di partita: all’epoca, Torreira giocava ancora trequartista e, nonostante questo, durante gli ultimi cinque minuti andò a marcare Gerardi, che è un metro e novanta di attaccante! Non proprio della sua taglia, insomma. Poi ho visto il contrasto su Kessié di domenica scorsa: l’ha fatto volare, è incredibile. Io sono sampdoriano di origine – prosegue – e mi fa particolarmente piacere vedere che abbia trovato la sua dimensione a Genova, con Giampaolo, che è uno degli allenatori tatticamente più preparati che io conosca". 

Sezione: News / Data: Ven 29 settembre 2017 alle 13:46
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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