Il portire dell'Inter Samir Handanovic ha parlato a Inter Channel della stagione in corso. Ecco le sue parole: "L’obiettivo dell’Inter deve essere ora la squadra che ci sta davanti. Non ci demoralizziamo, ci sono ancora 18 partite. Serve essere positivi e andare avanti, anche se la stagione non sta andando bene. La classifica è sempre reale, senza attaccarsi a tante cose. Roma? E’ una squadra fortissima, come singoli e tutto, me la aspettavo. Come sono cambiato all’Inter? Non credo di essere cambiato, ho avuto la mia crescita, ma più o meno sono questo. Più responsabilità? No, il portiere la sente sempre. Stacco la spina tornato a casa, sono obbligato. Quando giochi con i bambini dimentichi tutto. A volte succede che sei pensieroso, sei nel tuo mondo. Succede soprattutto dopo le partite, le rivivi nella testa. Seguo le trasmissioni di calcio? Guardo partite di ogni campionato, ma nessuna trasmissione. Quando sono arrivato in Italia le guardavo, ma dopo 10 anni non più. Padre di 2 maschietti? Una grande soddisfazione, la più grande. Per me la Serie A è ancora affascinante, resta la più difficile da giocare, con pochi spazi. Le squadre meno blasonate comunque non perdono 5-0, come accade negli altri campionati. E’ equilibrata e bella da vedere. Nella lotta allo scudetto solo la Juve è avanti a tutti, ma nessuna gara è scontata. Cosa invidio all’estero? Le strutture, la mentalità italiana è bella. Quello che ci manca sono gli stadi e le strutture. servono gli impianti di proprietà, con i ristoranti per i tifosi, che vivono la giornata di sport in modo diverso, come in Germania. Guardo i miei colleghi? Sì, tutti i portieri lo fanno, ci guardiamo a vicenda. Il livello dei portieri in Serie A? Non so se si sia alzato, ce ne sono stati tanti famosi che non giocano più. Ora si sta creando una nuova generazione. Se ho letto una pagella sul giornale? E’ capitato, ma non vado a leggerle. Non lo faccio sistematicamente, non mi interessa più di tanto. Prestazione perfetta? Pensi a quello che fai in allenamento, non c’è la gara perfetta. Si può sempre fare meglio, è importante non prendere gol. Poi ci sono tutte le cose che accadono intorno. Per migliorare devo lavorare in generale, magari sulle posture e le scelte. Sono momenti, serve essere veloce di testa. Con gli anni serve allenarsi di più per restare in forma e stare bene in porta. A volte ti senti bene, poi al primo tiro ti fanno gol. Non si può prevedere, serve avere degli obiettivi e una filosofia personale. Girone di ritorno? Posso dire che in qualche gara abbiamo perso e potevamo pareggiare, per errori di attenzione. Dobbiamo migliorare tante cose. Servirà crescere come gruppo. Quando non si può vincere ogni tanto serve accontentarsi, anche se siamo l’Inter. Mercato di gennaio? Secondo me le squadre non si fanno a gennaio, magari sarebbe meglio durasse una settimana. Si fanno dei ricambi al massimo, per chi si infortuna. Se dura di meno è meglio per tutti. Difetti? Ne ho tanti. Mi auguro la salute per me e la mia famiglia. Tre parole per descrivermi? Ordine, lavoro e disciplina”. 

Sezione: News / Data: Ven 31 gennaio 2014 alle 19:07
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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