Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Giacomo Raspadori, accostato con insistenza a Inter e Juventus in vista della prossima sessione di mercato. Ecco alcuni passaggi interessanti.

Giacomo, cosa significa avere la testa giusta?
"Affrontare le cose con equilibrio. Cerco di fare tutto nel modo appropriato. E poi rimanere se stessi sempre. Così sei pronto ad affrontare qualunque situazione".

Lei è veramente forte o stiamo esagerando?
"Domanda difficile, io non devo dare un valore a me stesso. Di sicuro grazie al Sassuolo sono consapevole dei miei mezzi. Io penso a divertirmi e uso tutta la mia energia in campo. Sono un leader silenzioso, trasmetto la carica ai compagni con il mio atteggiamento, non mollo mai. Per un giovane è facile essere esaltato dopo qualche partita, ma è solo l’inizio di un percorso. Ecco perché serve equilibrio".

L’interesse della Juve la inorgoglisce?
"Assolutamente sì. Non posso negare di essere contento che si faccia il mio nome per un trasferimento alla Juve o ad altri grandi club. La mia ambizione è arrivare a giocare lì, a quel livello. E se ci riuscirò sarà merito del Sassuolo, società che mi ha fatto crescere sotto ogni aspetto".

Alla Juve e negli altri grandi club il posto fisso non esiste. Sarebbe un problema?
"No, guadagnarsi le cose giorno dopo giorno mi piace. Non ho mai dato nulla per scontato. Amo faticare per raggiungere le cose".

La Champions ha altri ritmi. Si sente pronto?
"Guardandola in tv ti accorgi della differenza. Ed è quella la manifestazione che ambisco a giocare. Io mi sento pronto per velocità di pensiero e se la testa va veloce ci metti meno ad adattarti ai ritmi e all’intensità".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 22 aprile 2022 alle 08:43 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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