Consumato l'addio di Roberto Mancini, è tempo di un nuovo corso in casa Inter. Dopo l'annuncio ufficiale del club, Frank de Boer si presenta alla stampa italiana e ai tifosi interisti nelle vesti di nuovo allenatore nerazzurro. In lingua inglese, per il momento. FcInterNews.it propone le parole del tecnico di Hoorn.
Inizia a parlare Michael Bolingbroke: "Mi fa piacere dare il benvenuto a De Boer, ha una grandissima esperienza da giocatore e da allenatore, ha giocato oltre 100 partite in nazionale e oltre 400 per l'Ajax, in carriera ha vinto praticamente tutto. Ha giocato anche con successo nel Barcellona, nel Galatasaray e nei Rangers. Frank ha guidato l'Ajax a 4 titoli consecutivi in Eredivisie. Abbiamo molte aspettative, ha grande entusiasmo, ha colpito tutti, me, la dirigenza, Thohir e Suning. Ci piace il suo stile di calcio offensivo e aggressivo, che farà la differenza e aiuterà a riportare il club dove merita. Vogliamo vincere tutte le competizioni ma soprattutto tornare in Champions League e rimanerci costantemente. L'obiettivo per noi come club è molto importante. Abbiamo giocatori eccellenti ma mancano due settimane all'inizio del campionato".
Parla poi De Boer: "Prima di tutto ringrazio l'Inter per questa opportunità, tutte le persone qui, Zhang, Thohir, parlano la stessa lingua che si parla nell'Inter. Per me è molto importante che tutti vogliano riportare questo club dove merita. Ho voglia di cominciare, sono emozionato, voglio conoscere tutti qui all'Inter. Due settimane sono poche e dovremo essere pronti, non vediamo l'ora di lavorare duramente e raggiungere i nostri obiettivi".
Eredita una squadra costruita per un altro allenatore, cosa pensa di fare per essere subito pronto?
"Non è la situazione ideale, è chiaro, abbiamo giocatori di talento ed esperienza e penso che grazie alle nostre idee e a quello che vogliamo trasmettere potranno imparare. Non cambieremo tutto ma abbiamo la nostra filosofia, unica con il team. Anche la squadra deve crederci e sono convinto che ce la faremo. Speriamo di essere presto sulla strada giusta".
Quando è stato contattato la prima volta dall'Inter?
"Abbiamo parlato due settimane fa solo per cercare di capire se loro o io eravamo interessati. Col mio procuratore tutto ha iniziato a mettersi in movimento. Per me era un club interessante, una grandissima società, mi sentivo onorato del fatto che fossero interessati a me".
Cosa pensa del calcio italiano? Nella sua filosofia c'è anche il lancio dei giovani, vuole farlo anche qui?
"Negli ultimi anni la serie A è migliorata, il calcio che si gioca è molto moderno rispetto a due-tre anni fa. Dal punto di vista tecnico la situazione non era la migliore. Oggi tutte le squadre adottano moduli diversi, sono migliorate e il campionato è molto interessante. Io ho formato molti giovani giocatori ma sono convinto di essere in grado di allenare anche giocatori più esperti, a volte è più semplice perché capiscono le cose velocemente. Dopotutto penso che l'Inter sia famosa per il suo settore giovanile e parte del mio lavoro sarà guardare alle giovanili e dare a questi ragazzi la possibilità di esordire in prima squadra. Sarebbe fantastico dar loro delle possibilità e magari farli giocare in prima squadra".
Un problema è l'assenza di un regista basso, può essere Banega? Le serve qualcuno o può farne a meno?
"Abbiamo analizzato la rosa con attenzione. Banega è un giocatore che può agire da regista ma dobbiamo vedere come si svilupperanno le cose. Voglio che al momento tutti restino e vedremo poi cosa ci serve o non ci serve. All'inizio si valuta dai video, a volte però i giocatori possono sorprenderti giocando in un ruolo diverso. Prima di tutto dobbiamo conoscere bene la rosa".
La Juventus per gli acquisti che ha fatto è imbattibile?
"Niente è impossibile, nessuno è imbattibile. A volte le cose cambiano. La Juventus si è rinforzata ma il nostro obiettivo è essere più vicini a lei rispetto agli anni scorsi. Combatteremo al massimo per renderle la vita più difficile".
Ha in mente un modulo? E' preoccupato per la cessione di Icardi?
"Prima di tutto terremo i giocatori che non vogliamo vendere, Icardi per me è molto importante e resterà. Adesso è necessario adattarsi rapidamente, dobbiamo giocare con diversi moduli. Se possiamo colpire un avversario con un modulo diverso lo faremo, conta che tutti credano in ciò che facciamo, soprattutto i giocatori. Sono convinto che ce la faremo, possiamo farcela. Siamo aperti a utilizzare moduli diversi, a volte è necessario per ottenere i migliori risultati".
Quanto tempo le servirà per mostrare il suo gioco?
"Questa rosa ha più esperienza rispetto alle mie precedenti e credo imparerà rapidamente. Di solito dopo la pausa invernale si vede il volto di una squadra ma qui bisogna farlo prima. Serve pazienza ma sono sicuro che tutti impareranno velocemente".
Tempo fa si è parlato di lei al Milan. Cosa può dirci?
"No no, assolutamente no. L'ho letto su internet ma non c'è stato nessun contatto".
Lei conosce il modo di vivere in Italia?
"Ovviamente ci sono venuto in vacanza ed è un posto diverso da Barcellona ma neanche così tanto. La cultura è diversa, e comunque si gioca 11 contro 11, siamo professionisti, conta solo vincere le partite ed è quello che faremo. Ci sono giocatori di diverse nazionalità ma tutti si capiranno e tutti sono professionisti".
Inter e Milan sono ormai società cinesi. C'è chi ritiene sia un rischio, chi un'opportunità: lei cosa ne pensa?
"Credo sia positivo per il calcio italiano, avete visto cosa è successo in Premier League, molti club sono cresciuti con investimenti dall'estero. E' un vantaggio poter investire per prendere i migliori giocatori e tenerli, vogliamo che i migliori rimangano qui. La Superlega? Dobbiamo aspettare, se ci sarà una Superlega l'Inter vi parteciperà".
Icardi ha le caratteristiche per essere la punta ideale al suo modulo?
"Sì, al 100%. E' giovane, può imparare moltissimo ma ha già dimostrato di essere fantastico. Potremo lavorare insieme molto bene, non ci saranno problemi".
In futuro porterà all'Inter uno dei suoi ragazzi? C'è pentimento per il trasferimento di Milik al Napoli?
"Non so che dire delle voci, non so se l'Inter volesse Milik. Ma per lui il Napoli è un grande passo. Bisogna cercare di capire quello che serve, noi abbiamo Icardi nel ruolo, hanno la stessa età. Io non ricordo di aver mai sentito di interesse dell'Inter per Milik. Naturalmente ci sono giocatori di talento all'Ajax e alcuni giocheranno in serie A o in Premier league nei prossimi anni. Magari anche l'Inter potrebbe interessarsi. Ma al momento è meglio che giochino il più possibile nell'arco di una stagione, a quell'età bisogna giocare il più possibile".
FcIN - Che messaggio vuole mandare a mister Mancini?
"Ovviamente gli faccio i miei migliori auguri per la sua carriera, penso abbia fatto cose grandissime all'Inter anche in passato. Adesso probabilmente non è riuscito a metterla sul binario giusto ma tutti qui abbiamo il massimo rispetto per Roberto e gli facciamo i migliori auguri perché è quello che si merita. E' un grandissimo allenatore".
Sa che il pubblico dell'Inter è esigente e dopo due pareggi fischia e si preoccupa? Punterà sui risultati o sul bel gioco?
"Se lei è stato all'Amsterdam Arena sa che le cose sono uguali, succedeva anche ai miei tempi, se non segnavi dopo 15 minuti la gente mugugnava. Sono abituato alle pressioni, mi rendo conto delle aspettative e i risultati sono importanti, ma con la nostra filosofia speriamo di giocare anche un bel calcio. Se si mettono insieme risultati e bel calcio i tifosi sono più contenti, anche se i risultati contano di più".
Domanda a Bolingbroke: si può sapere il motivo che ha portato alla rottura con Mancini?
"La prima cosa da dire è che quando abbiamo assunto Roberto 22 mesi è perché in quel momento era la persona giusta. Negli ultimi mesi ha ottenuto risultati ottimi, ci ha portati in Europa e lo ringraziamo per i suoi sforzi. Siamo poi arrivati a un punto in cui pensavamo bisognasse cambiare. Abbiamo raggiunto un accordo in modo armonioso con Roberto e gli auguriamo il meglio per il futuro. La cosa più importante è l'Inter e dobbiamo avere la struttura giusta. Ci siamo separati in modo amichevole con Roberto".
Gabigol le piaceva già all'Ajax? Le piace questo profilo di calciatore?
"Penso che club come l'Ajax o l'Inter cerchino sempre giocatori creativi e fantasiosi, credo che lui sia nel mirino di tutti. Il giocatore è molto interessante ma bisogna vedere se riusciremo a prenderlo. Innanzitutto bisogna capire cosa ci serve e farlo con rapidità visto il poco tempo. Però Gabigol è molto interessante".
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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