In attesa di sapere se la squadra riuscirà a qualificarsi per la prossima Champions League, la dirigenza nerazzurra sta già pensando alla prossima stagione. Oltre al tema legato agli acquisti in entrata, dove i nomi di Balotelli, Isla e Kolarov hanno riscaldato questi giorni pasquali, un nodo molto importante è rappresentato dai giocatori che a fine stagione lasceranno l'Inter. Per l'Inter che verrà, è giusto ripartire da gente come Zanetti, il Capitano, che ha dimostrato nonostante l'età di essere ancora in grado di dare un apporto molto importante anche in termini fisici che morali. Chi ha invece destato qualche perplessità è Cambiasso, ma non per ciò che concerne l'importanza all'interno dello spogliatoio, bensì per le prestazioni offerte. Il Cuchu è ancora utile a questa squadra, e la sua permanenza sarebbe importantissima: sarebbe bellissimo se la sua fosse una presenza viva, comportandosi da chioccia per i giovani arrivati quali Poli o Guarìn. Analizziamo però reparto per reparto. 

In porta, Julio Cesar ha ormai dato tanto alla causa nerazzurra, anche se la sua permanenza in spogliatoio sarebbe importantissima, come dimostrato durante la partita interna contro il Catania: il brasiliano ha ancora tanto da dare in termini di esperienza, e sarebbe meglio venisse utilizzato come motivatore, come uomo squadra. Allo stesso modo, anche Luca Castellazzi dovrebbe rimanere, come terzo portiere, dicendo addio a Paolo Orlandoni che ha dato tantissimo all'Inter in questi anni. 

In difesa, chi dovrebbe a finire stagione lasciare è Ivan Ramiro Cordoba. Il colombiano appenderà le scarpette al chiodo, dopo una carriera costellata da grandi successi. Nel settore difensivo, giusto puntare ancora su Andrea Ranocchia: il ruolo avuto in questa stagione non è facile da ricoprire, ma le sue qualità sono indubbie. Giocare con più costanza farebbe utile a tutti, ed è per questo che i senatori come Lucio e Samuel dovrebbero rimanere nello spogliatoio, perché le loro qualità sono indiscutibili, ma allo stesso tempo dovrebbero aiutare e fare spazio a giovani come l'ex difensore del Bari oppure Juan Jesus. Chivu invece potrebbe lasciare, soprattutto perché in scadenza di contratto. Il rumeno non è un elemento su cui puntare per la rinascita, perché difficilmente accetterebbe un ruolo da comprimario nel pacchetto arretrato nerazzurro. Stesso discorso per Maicon, ormai incapace di dare l'apporto offerto nell'anno del Triplete e anche prima. 

A centrocampo, Stankovic e Cambiasso posso dare invece ancora tanto, soprattutto in termini di agonismo, di presenza nello spogliatoio. Chi lascerà è Palombo, arrivato durante il mercato di gennaio e mai entrato nel vivo della stagione nerazzurra. Giusto invece puntare su Poli e Guarìn, centrocampisti di grande corsa e tecnica che hanno dimostrato di valere la maglia nerazzurra e di voler lasciare tutto in campo e di metterci la faccia anche in un momento di difficoltà. E a trequarti campo? Beh, lì c'è Coutinho. Il brasiliano ha dimostrato di essere in grande forma, e giocare con continuità in nerazzurro può sicuramente essere l'arma in più. Sneijder invece dovrebbe lasciare, perché spremere troppo quando ormai si è dato tanto è inutile. 

In attacco, giusto puntare ancora su Milito e Pazzini. Il Principe ha dimostrato di non essere finito, realizzando la bellezza di 18 gol in Campionato, mentre il Pazzo è sempre un attaccante che mette paura, a maggior ragione dovesse giocare con un 4-3-3 con i cross che arrivano dal fondo del campo. Non si dovrebbe puntare invece su Forlan e Zarate, che hanno dimostrato di non essere adatti, ognuno per i suoi motivi, alla causa nerazzurra. Non dimenticando però Castaignos, giovane sicuramente valido che avrebbe bisogno però di fare qualche esperienza in Serie A. 

Ancor prima di tutte queste motivazioni però, importante è l'aspetto mentale. Chi arrivi arrivi, dovrà mettersi a disposizione del nuovo allenatore, senza problemi, e con la consapevolezza di vestire la maglia dell'Inter. In campo bisogna dare tutto, sudare e aiutare i compagni, senza cadere in egoismi che possono soltanto fare male alla squadra e ai tifosi. 

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Lun 09 aprile 2012 alle 00:01
Autore: Riccardo Gatto
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