"Andrea Stramaccioni è tecnicamente molto preparato. Non ci arrivi sul tetto d'Europa, seppure con la primavera, per caso. Lo scorso fine stagione nessuno di noi avrebbe scommesso un centesimo sull'ingresso in Europa League. È arrivato in corsa dopo che due signori tecnici, con tutta la simpatia, avevano fallito clamorosamente. Oggi non possiamo pensare che Strama abbia la bacchetta magica e che i problemi di mancanza di equilibrio/attenzione che ci hanno tormentato negli ultimi due anni spariscano improvvisamente.
Il problema è l'equilibrio, hai gli esterni che fanno bene la fase offensiva e meno quella difensiva.
La fase offensiva però la facciamo bene. Manca qualche volta il gol e sono quelle le volte dove rischiamo troppo per la foga di attaccare.
Risolvere questo problema schierando una difesa a tre non è un'idea banale. E ci vuole coraggio se sei un giovane tecnico esordiente e soprattutto se sei seduto sulla panchina dell'Inter. Mi ricordo un tempo dove allenatori perdevano anche sette partite di fila non avendo idee chiare e non riuscendo a produrre idee di cambiamento convincenti al di fuori del modulo al quale erano perentoriamente votati.
Ve lo ricordate quando si aveva il problema di non saper come fare giocare Sneijder?
Qui c'è una rivoluzione. Si parla di giocatori funzionali. Si parla di un'idea di gioco: il possesso palla. Si parla di un cambio di modulo (e di tatticismi) che diventa funzionale a risolvere le problematiche. Si parla di moduli tipo come ad esempio quello con cui abbiamo battuto il Milan e riproposto vittoriosamente contro il Torino (anche se nessun giornalista se n'è accorto, è questa la competenza?).
Se non si vede tutto questo, se non si ha rispetto per l'Inter e per il suo progetto, allora ha ragione la redazione:
Chi vuol essere Stramaccioni?!".
Sandro
"Ci risiamo. Come lo scorso anno, come contro Gasperini e poi Ranieri, sono tutti attenti alle peripezie nerazzure e come cani rabbiosi mordono l'osso e si strofinano le zampe. Tutti pronti a sbeffeggiare, a segnalare errori e difetti, tutti puntualmente e accanitamente in coro. I prostituti intellettuali ritornano all'attacco punzecchiando la beneamata ed il suo allenatore senza ritegno, anzi, dalle loro comode poltrone si erigono a implacabili critici sportivi sottolineando errori difensivi, lentezze di manovra, passaggi, dribbling e cross fuori misura. Se prima eravamo una minaccia per lo status quo ora siamo una preda e tutti sono felici, dietro i loro tatticismi,i provetti insegnanti di calcio. Io sto con Strama e con l'Inter, da sempre, nel bene enel male, anzi ci sguazzo nelle difficoltà perchè sò che il lavoro pagherà e i dribbling giusti li faremo scartando i cori famelici di untori che non vedono l'ora di scrivere la notizia tanto attesa: crisi ... Dimissioni, esonero ... Piuttosto suggerisco umilmente di guardare anche altrove e usare lo stesso metro con quelli che hanno molte più difficoltà di noi ma se la cavano con un comizietto e qualche pacca per allontanare i cattivi pensieri. Noi non siamo così, noi guardiamo dentro noi stessi e preferiamo lavorare duro per migliorare, umilmente, semplicemente, Stra-meritatamente. Forza INTER, la rabbia che proviamo in certi momenti sarà la forza che ci farà crescere e superare tutti i problemi, con vostro lavoro e con il nostro sostegno.
Francesco
"Ma vogliamo dargli tempo a Stramaccioni?! Capisco che le sconfitte bruciano ma lasciamolo lavorare almeno il tempo di portare a buon punto il suo progetto. Il ragazzo e' in gamba, facciamo crescere lui e la squadra. Certi articoli di critica, i fischi, le battute magari possiamo aspettarceli dai cugini, o dai bavosi juventini. Non facciamoci riconoscere come i soliti impazienti e sosteniamo la squadra!".
Franco
"Scrivo queste poche parole, con la speranza che il Mister possa leggerle.
E' da un pò che leggo critiche e parole cattive sul conto di Andrea Stramaccioni e ho pensato che un paio di parole di conforto non gli farebbero male. D'altra parte si sono lette critiche anche su chi ci ha fatto vincere tutto, su chi ha dato l'anima per l'Inter,c'era da aspettarselo.
E' arrivato all'Inter dimostrando di avere voglia e grinta; di essere DA INTER ! All'inizio tutte parole carine, parole che davano coraggio, poi alla prima sconfitta le critiche sono piovute a dirotto su di Lui, sul suo modo di mettere la squadra in campo, sul suo modo di fare. Si sa, gli 'pseudo-tifosi' sono ovunque, ma io voglio che Andrea sappia che non tutti siamo così; voglio che sappia che i tifosi che lo sosterranno sempre,anche dopo 1000 sconfitte ci sono. Siamo noi, quei tifosi che non si arrendono davanti a niente, quei tifosi che non abbandonano la barca nel momento del bisogno, quei tifosi che non si stancheranno mai di urlare FORZA INTER ! Perciò Strama, fai il tuo lavoro che al tuo fianco avrai sempre tifosi che ti vorranno bene e ti appoggeranno, qualsiasi scelta tu faccia. Daje tutta Mister, fai vedere a tutti quanto vali !
IO STO CON STRAMA !!"
Chiara
"Perché in quattro partite fuori casa abbiamo segnato 10 gol senza subirne? La risposta al "tabù San Siro" la dobbiamo trovare nel perché siamo andati bene in trasferta. E la risposta è perché la squadra c'è, il lavoro di Stramaccioni è all'inizio ma si vede. Si va in campo cercando sempre di fare la partita e in trasferta ci si riesce meglio perché l'altra squadra gioca in casa e davanti ai propri tifosi nessuna si è chiusa come ha fatto il Siena nell'ultima partita. E magari ci si mette un poco più di attenzione.
Gli scivoloni in casa sono figli di situazioni più complesse, il relax nella prima partita, la sfortuna nella seconda e nella terza c'era la Roma e ci può stare. E' la gara di Siena che accende la lampadina del problema dell'equilibrio, ma Strama è un grande tecnico ed è già corso ai ripari. Questo "ragazzo" ci darà delle grandi soddisfazioni perché è uno dei più bravi tecnici che ci sono in circolazione e lo dico adesso che si sta scatenando il: chi vuol essere Stramaccioni?!"
Sandro
"Gentile Redazione,
da quanto maturava la sconfitta (inquietante) col Siena a oggi ci sono state delle scene di assoluta mancanza di rispetto. Cominciamo da Diretta Stadio. I tre "Interisti" si sono lasciati andare a degli sfoghi che avevano poco a che fare con la partita (es. "Stramaccioni deve alzare il suo culetto dalla panchina e tornare a cambiare il pannolino ai bambini..." oppure "fa finta di pensare quando non ci sta capendo niente"). Ancora non sazio di farmi male la sera mi sintonizzo alla domenica sportiva su Rai due dove viene descritto un allenatore che non sa tenere la squadra in campo che si offende se lo chiamano provinciale ma che ha fatto anche peggio. Poi su Sportitalia un allenatore famosissimo per tutte le sue Champions League vinte... per i suoi scudetti... per i suoi record... ebbene si, parliamo proprio di lui: Gigi Cagni. Secondo il "mentore" Cagni l'Inter a San Siro doveva fare il catenaccio perchè un punto in casa col Siena fa classifica e l'importante è non perdere.
Ora, se è possibile, riacquistiamo un po' di serietà. Chi non è Interista si può tirare tranquillamente fuori. Questa è una questione spinosa che ci tocca a NOI e solo a NOI!
Moratti e la dirigenza sono stati chiarissimi quest'estate nel voler puntare sui giovani. E' stata una scelta intelligentissima che col tempo porterà i suoi risultati. Vorrei che a Stramaccioni arrivasse il messaggio degli interisti veri:
"Andrea, è chiaro che se fai un filotto di sconfitte anche Mourinho verrebbe esonerato, ma voglio che ti sia altrettanto chiaro che la società ti concede il tempo per costruire l'Inter del futuro e che noi TIFOSI siamo con te!"
Forza Inter!"
Vito
"Al di là dello sconforto, del senso di frustrazione che un supporter appassionato da oltre 45 anni prova nei confronti della squadra nerazzurra, dopo aver visto una partita come INTER-SIENA, al di là dell'amarezza nel constatare un livello complessivo del team estremamente scarso, sia dal punto di vista atletico, sia per quanto attiene gli aspetti tecnico-tattici, ciò che permane nella mente del "tifoso" di cui sopra, in un grigio pomeriggio settembrino è il senso di inquietudine, quasi impalpabile, ma sempre più presente, sempre più ossessivo.
Inquietudine, ergo: timore: ma di che cosa? Ecco, la sensazione è molto simile a quella che - purtroppo - si è provata assai frequentemente negli ultimi due anni.. in una sorta di déjà vu, con la sola non insignificante differenza che il fenomeno mentale accennato ha a che fare con eventi mai accaduti nella realtà.. e nel caso di San Siro, invece..
Ecco, il leggero senso di nausea che per un paio di anni ha contraddistinto le sensazioni usuali del tifoso interista, sta inesorabilmente tornando a farsi percepire. Forse perché ad un'analisi oggettiva si comincia a intuire che la squadra non ha un proprio e caratteristico gioco, e che le "sperimentazioni" dureranno, ahinoi, molto a lungo; forse i nuovi innesti non sono oggettivamente da squadra "top"; per citarne alcuni: Gargano, Silvestre, Pereira, Mudingay, Guarin, tutti giocatori che appartengono a una fascia di livello qualitativo oscillante dal "modesto" al "mediocre".
E' inevitabile inoltre riflettere sulla situazione del resto della rosa: togli Superman Zanetti e hai tolto l'unico che riesce a far progressioni in verticale creando scompiglio; senza di lui, inoltre, l'Inter perde anche il senso dell'orgoglio, della tenacia e il vero, autentico spirito di squadra che nessun altro tra i giocatori è in grado di incarnare. I giovani come Juan e Ranocchia devono ancora crescere e per farlo hanno bisogno attorno a loro di una struttura esperta, forte atleticamente e dinamica, che l'Inter di quest'anno purtroppo non sembra essere. In attacco le ormai eterne promesse, Alvarez e Coutino, non si è ancora capito che collocazione possano avere in campo e sembrano ancora per l'ennesima volta tragicamente inadatti ad una compagine come quella nerazzurra.
Handanovic non è il portierone top che molti dipingono, è un buon portiere come tanti ce ne sono nei campionati dei serie A in giro per il mondo. Il Principe Milito - concetti stra-detti e stra-letti - da solo non può reggere il peso di 50 partite all'anno e ci sarebbe bisogno non di una, ma di almeno due vere punte di peso all'interno dell'organico.
Sneijder, che dovrebbe essere il valore aggiunto, il "top player", sembra involuto come ai tempi dello scorso campionato, e non possiede nemmeno le doti intellettuali ed emotive da leader.
Cassano è sicuramente un talento, ma ha i noti limiti di tenuta fisica e oltre i 45 minuti andrebbe quasi sempre alternato con un altro che abbia un po' meno tecnica e molta più corsa.
Sembra insomma che la Società non sia riuscita a costruire una strategia, che difettino le scelte di mercato proiettate nel medio-breve periodo, che manchi una guida autorevole che oggi sia in grado di far ripartire la nave per riuscire a raggiungere porti onorevoli e prestigiosi, che qualche tempo fa costituivano "normali" approdi di routine".
Stefano
"Gentile Redazione,innanzitutto grazie per le notizie che ci fornite sulla squadra nerazzurra e per la possibilità che ci date di esprimere la nostra opinione;
Non voglio fare il tecnico,né atteggiarmi a sapientone (ce ne sono già abbastanza in tv e in certi giornali),ma vorrei esprimere la mia modesta opinione sul momento che attraversa la squadra nerazzurra e su quelli che,secondo me,sono i motivi che lo hanno provocato:
Lasciando perdere gli errori del passato,come le mancate cessioni dopo il 10 maggio 2010(con i cui ricavi avremmo potuto costruire un altro squadrone simile al primo),o le cessioni affrettate di gente come Santon,Bonucci Destro, Biabiany,Balotelli o il mancato riscatto di Poli(6 giocatori che oggi sarebbero titolari inamovibili),premetto che ho sposato in pieno la politica della società sul ringiovanimento e sul taglio degli ingaggi (magari,personalmente,avrei cominciato qualche anno prima),la decisione di affidare la panchina ad un tecnico giovane,come Stramaccioni,l'aver richiamato gente come Coutinho, Jonathan e Mariga,il tentativo di inserire in prima squadra ragazzi della primavera come M'baye,Livaya,Duncan e Bianchetti, cosi' come non approvo i fischi a Jonathan da parte dei tifosi (di Maicon ne esiste,o meglio ne esisteva,uno solo quindi,pur ringraziandolo per ciò che ha fatto, dimentichiamolo)che,invece, dovrebbero spronarlo ricordandosi dello Jonathan di Parma.
Là dove,secondo me,la Società ha sbagliato e' in sede di campagna acquisti,dove ha operato con non senso:
Mi spiego: Punto primo:Se ho già in rosa Snajder(uno,secondo me,di cui liberarsi al piu' presto, visto l'alto ingaggio,il rendimento,la precarieta' fisica e il nervosismo), Coutinho e mettiamoci pure Alvarez,giocatori che, per caratteristiche, non coprono ma sono abili costruttori di gioco,che senso ha andare a prendere Cassano che e' un giocatore simile ai primi tre? Corro solo il rischio di creare dualismi con Snajder(visto che lo ho tenuto) e togliere spazio a Coutinho e Alvarez;(unico vantaggio i 7 mln.)
Punto secondo: Se ho Nagatomo come terzino sinistro e il giovane M'baye in rampa di lancio(oltre Zanetti ed eventualmente Chivu),che senso ha andare a spendere 11 mln. per Pereira,quando quei soldi li posso impiegare per un esterno alto? E poi con quei soldi,o con meno non si trovava un giocatore di ruolo in Italia,specie in serie B? Ora corriamo il rischio di bruciare anche Nagatomo,spostandolo a destra o a sinistra,avanti o indietro;
Punto terzo: Se mi ritrovo in rosa tre centrali del calibro di Ranocchia,Samuel e Chivu, un nazionale under 21(Caldirola),un nazionale Brasiliano(Juan Jesus) e un giovane in rampa di lancio come Bianchetti, e visto che devo ringiovanire, perché acquisto per 10 mln. Silvestre,giocatore che ammiro molto,ma che ha bisogno di giocare? Risultato: finirà in panchina e si perderà;
Punto quarto: Visto che devo ringiovanire e acquisto Guarin, Gargano e Mudingay, avendo già in squadra Obi, Duncan e,prossimamente, Mariga perchè cedo uno dei migliori prospetti,in fase di costruzione e interdizione come Crisetig e,considerati i soldi spesi per i precedenti due,non riscatto Poli ma continuo a far giocare sempre Zanetti (Eterno,Encomiabile,Immenso,ma pur sempre un 39enne) e Cambiasso (Grande del passato,ma ormai alla frutta)?Non sarebbe il caso di centellinarli,
facendogli svolgere il ruolo che fu di Materazzi?
Oggi sento parlare di acquisti per Gennaio (Jung, Paulinho, Llorente ecc., giocatori che, era evidente, mancassero gia'a Luglio(perlomeno come caratteristiche),
ma mi chiedo: perche' la Societa' no ha puntellato la squadra nei ruoli in cui era carente gia' a Luglio,dimostrando cosi' di appoggiare totalmente Stramaccioni(che,poveretto si dice contento degli acquisti,quando e' evidente che a questa squadra mancano almeno un ragioniere a centrocampo,un esterno alto e una punta prolifica) e deve aspettare sempre il dopo, col risultato che,come dimostrano i fatti,alla fine i migliori giocatori seguiti da noi,vanno a finire alle altre squadre(Thigo Silva Hernanes,Hamsik,Ilner, Sanchez,Lavezzi docet):E non mi si venga a dire che costano troppo, perche' alla fine spendiamo gli stessi soldi che ci vengono chiesti inizialmente per prendere, dopo, altri di minor livello.
Ultimo appunto: sarebbe anche l'ora di dare una occhiata allo staff medico e dei preparatori, perche' i nostri giocatori,negli ultimi anni, vanno a velocita' ridotta rispetto a tutti gli altri e quando subiscono un infortunio occorrono tempi biblici per il recupero.
Questo e' quello che mi sento di dire alla Società ,perche' mi sembra,anche se siamo in ricostruzione e bisogna appoggiare in pieno la squadra, di essere tornato,a livello societario agli errori del pre-Mancini.
Sono un tifoso che vede come fumo agli occhi la Juve e i suoi dirigenti,specie quelli del passato, ma un merito, fra tanti difetti, a Moggi lo devo dare: era un uomo che ne sapeva piu' del tecnico ed era capace di individuare i ruoli su cui intervenire e i giocatori da acquistare per migliorare la squadra, prendendoli secondo le caratteristiche che si adeguavano al gioco della squadra, cosicche' il nuovo si integrava subito nel meccanismo( insomma se gli serviva un carburatore non andava ad acquistare due pistoni).
Grazie e Forza Inter".
Santi
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