Stangatina subito e poi pena maggiorata in caso di ulteriori ammanchi nei prossimi anni? Questa, secondo la Gazzetta dello Sport, l'intenzione della UEFA, che oggi annuncerà la sentenza sul Financial Fair-Play per l'Inter (e la Roma). "Dopo varie ipotesi fatte dei giorni scorsi (multa fra i 7 e gli 8 milioni ma anche fra i 2 e i 3), ecco spuntare un’altra possibilità che potrebbe comprendere entrambe le cifre ma anche qualcosa di più pesante. L’ipotesi ora più accreditata - e appunto molto articolata - prevederebbe una pena blanda per iniziare (pena che sarà messa nel bilancio di questa annata) e che poi potrebbe lievitare nel caso in cui nei prossimi due anni l’Inter non diventasse un club assolutamente virtuoso - si legge -. Nei giorni in cui l’Inter incontrò la Uefa, anche col presidente Erick Thohir presente a Nyon, il club nerazzurro mise nel proprio piano di riassestamento l’assicurazione che in almeno due occasioni nei prossimi tre anni parteciperà a una manifestazione europea. Ed è per questo che ET vuole a tutti i costi la prossima Europa League". In caso di non accesso immediato alle coppe, l’Inter dovrebbe far fronte solo al pagamento della suddetta cifra perché sia la riduzione della Lista-Uefa (da 25 a 21) e sia al bilanciamento del mercato (si spende per quanto si introita) sarebbero sanzioni 'congelate'. "Attenzione: in un senso o nell’altro potrebbe anche esserci una scappatoia (si fa per dire) di mercato. Se per esempio l’Inter spenderà tanto per un giocatore che gioca in Italia e non lo inserirà nella Lista-Uefa, ecco che la mannaia dell’organo continentale non scatterebbe. Detto che poi, dall’anno prossimo o da quello successivo, il Financial fairplay potrebbe essere applicato anche alla serie A", spiega la rosea

 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 08 maggio 2015 alle 09:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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