Intervenuto ai microfoni di Inter TV, l’ex fantasista nerazzurro Evaristo Beccalossi ha parlato dei temi di scottante attualità, con ampio focus sul derby di Milano in programma domenica, e sui suoi ricordi in merito alle tante stracittadine giocate: “Io avevo compagni fantastici, di cui molti erano all’Inter fin dalle giovanili: ricordo a questo proposito i nomi di Oriali e Baresi, e magari me ne dimentico qualcuno. Erano loro a trasmettermi la voglia di far bene nel derby, che poi ho provato dalla prima volta che ho giocato contro il Milan: in quel momento, ho davvero capito l’importanza di una gara simile. Il prepartita iniziava fin da una settimana prima, e a sei giorni dal match entravi nell’ottica di darti fa fare. Prima del derby c’era però una voce fuori dal coro ed era Marini, che diceva: ‘Ragazzi non vorrei essere nei panni del Milan domani’. Ognuno di noi ha le proprie caratteristiche, io ero aiutato dalla mia incoscienza. Offrivo le pressioni, quindi dovevo isolarmi e cercare di stare tranquillo. Ricordo bene quei due gol nel derby, me li son portati dietro per tutta la vita e ho vissuto di rendita per diversi mesi (ride, ndr). Qualche giorno prima dissero che su un terreno pesante uno tecnico come me non poteva far bene, ma io non ci avevo mai pensato, e nel viaggio dalla Pinetina a Milano cercavo le pecore, perché una volta mi capitò di vederne una e di segnare. Vedevo i tifosi arrivare, dal momento che noi arrivavamo almeno un’ora e mezza prima, se non due come accadeva con Bersellini. Guardando i tifosi viene voglia di essere protagonista. Io ebbi fortuna in quel caso: il primo gol fu anche carino, nel secondo fece tutto Muraro. Per sei o sette anni facemmo molto bene nei derby, perdendone forse solo uno e vincendone tanti. Ne ricordo uno in cui vincevamo 2-0 e ci siamo fatti raggiungere con due deviazioni dopo aver dominato per 70’: negli spogliatoi reagimmo duramente da gruppo nerazzurri. Tra i protagonisti nerazzurri, dei miei anni ricordo Zenga, Oriali, Altobelli; in seguito, dico Stankovic, Materazzi, Zanetti e altri. Tutti quelli del Triplete sapevano bene che maglia indossassero e resteranno nella storia proprio come la Grande Inter. Le reti più belle? Ricordo il tiro di Maicon all’incrocio, o quello di Berti con un’esecuzione perfetta; c’è anche quello di Stankovic, che segnò con un grande inserimento”.

In seguito, Beccalossi è tornato a parlare dell’attualità, a partire dalle due milanesi fino ad arrivare al VAR, il tema del momento: “L’Inter è su un percorso importante grazie a Spalletti, senza contare che non è facile ripartire dopo un’annata negativa. Sul Milan dico che non si sa e questo mi preoccupa: avrei preferito incontrare una squadra in salute: il derby infatti è una gara a sé, nella quale occorre prestare la massima attenzione. L’Inter sta meglio, ma avrei preferito stessero meglio loro, così da non essere tenuti a fare la partita. I nerazzurri sono tornati a essere un gruppo, e adesso sanno che indossare la maglia dell’Inter vuol dire raggiungere gli obiettivi. Spalletti, però, sa bene che serve migliorare; la società, dal canto suo, dovrà intervenite, ma avere uno zoccolo duro aiuta. Quest’anno firmerei perché l’Inter arrivi tra le prime quattro, ma l’anno prossimo occorrerà attaccare il primo posto. Sulla Var dico che sono molto colpito dal fatto che prima si protestasse molto, e adesso tutti invece attendono il verdetto della tecnologia. Questo è un vantaggio, e poi qualche pausa in più serve a recuperare. Sono favorevole”.

Sezione: News / Data: Lun 09 ottobre 2017 alle 18:39 / Fonte: Inter TV
Autore: Antonello Mastronardi / Twitter: @f_antomas
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