Sime Vrsaljko e Danilo D'Ambrosio, un rendimento complessivo che non è ancora riuscito a spiccare il volo. I due terzini destri dell'Inter - nonostante sia già tramontato il primo trimestre stagionale - hanno offerto prestazioni al di sotto delle rispettive aspettative. La grande attenzione che è stata riservata in estate dalla dirigenza nerazzurra per il reparto difensivo ha ricevuto risposte positive dalla coppia centrale Skriniar-De Vrij (e dal sempre pronto Miranda), così come dalla corsia mancina: l'out di destra, invece, è spesso venuto a mancare in alcune fasi di gioco. Complice anche l'opaco profitto generale dei propri interpreti, influenzato anche dagli stop di natura fisica.

Reduce dal Mondiale russo, il nuovo arrivato Vrsaljko ha disputato tre big match: il croato è stato infatti schierato dal 1' a San Siro al cospetto di Barcellona e Milan e all'Olimpico con la Lazio, ma non ha avuto modo di giocare né al Camp Nou né in occasione delle due sfide di Champions contro Tottenham e Psv. Per lui, in questo avvio di stagione, un problema riscontrato al ginocchio e prestazioni mai strabilianti. Il classe '92 tiene senz'altro bene la posizione ed è abile a proporsi con velocità nell'altra metà campo, ma non è riuscito a incidere sin qui in proiezione offensiva. Stesso discorso per D'Ambrosio, che negli ultimi metri - al di là della rete messa a segno contro la Fiorentina - ha faticato e non poco. Il numero 33 della Beneamata sta vivendo anche una fase di calo nell'ultimo periodo: l'ex Toro, dopo un avvio positivo, ha attraversato un periodo non facile si è rivelato fino a rivelarsi uno dei peggiori in campo nella disfatta bergamasca.

LA FASE DIFENSIVA - Le difficoltà che i due hanno attraversato, del resto, è dipeso anche dall'apporto altalenante ricevuto dall'esterno d'attacco che viaggia sulla stessa corsia: se sulla fascia sinistra c'è un Ivan Perisic che corre, ripiega e aiuta il suo compagno Asamoah, spesso e volentieri Matteo Politano (sempre sceso in campo quest'anno), pur sacrificandosi nella doppia fase con grande abnegazione, non ha l'istinto difensivo e si fa attrarre troppo dal pallone invece di mantenere una posizione equilibrata. Da qui si genera, dunque, l'inferiorità numerica per i nerazzurri nella propria metà campo.

I NUMERI - I due terzini dei nerazzurri possono essere comparati attraverso le statistiche (fonte Whoscored.com) In 11 presenze, D'Ambrosio ha messo a segno un gol senza distribuire assist. Vrsaljko, invece, non ha ancora timbrato il cartellino in maglia nerazzurra ma in compenso ha servito a Icardi l'assist per il momentaneo 0-1 di Ferrara. Entrambi hanno collezionato lo stesso numero di ammonizioni (due a testa) e vantano più o meno la stessa percentuale di contrasti vinti (81% quella del primo, 88% per il secondo). Non positivo finora il bilancio dei cross: entrambi hanno portato a buon fine soltanto il 30% dei traversoni, ma se per D'Ambrosio il traversone non è la specialità della casa, da Vrsaljko ci si sarebbe atteso qualcosa di più. L'ex Sassuolo non ha inciso neanche sotto l'aspetto dei dribbling: soltanto 2 quelli tentati nel campionato di Serie A 2018/19.

Al termine della sosta, l'Inter è attesa da un tour de force talmente intenso da non potersi permettere alcuna prestazione insufficiente. La prossima sfida casalinga contro il Frosinone sarà senz'altro un'opportunità per far sì che sulla fascia destra si torni a pedalare, affinché incomincino ad arrivare da parte dei terzini cross ben calibrati e un'affidabilità difensiva soddisfacente. Pochi giorni dopo, la trasferta di Wembley contro il Tottenham: la prima vera occasione, per uno tra D'Ambrosio e Vrsaljko, di regalarsi un nuovo inizio. In attesa che il ruolo abbia finalmente un titolare.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 17 novembre 2018 alle 20:50
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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