Non idilliaco fino a oggi l’inizio della nuova avventura  per Yann Karamoh al Parma, dove è approdato in prestito proprio dall’Inter nella scorsa finestra di mercato. Finora per l'ex nerazzurro solo 4 presenze stagionali, 3 in Serie A, 1 sola da titolare. Quell'unica volta finora però basta al francese per fare la differenza. D'Aversa sceglie di schierarlo in campo dal primo minuto per la prima volta proprio a San Siro questa sera contro l'Inter ed è tra le mura amiche del Meazza che riesce a trovare il suo primo gol con la maglia crociata, secondo in Serie A. Il primo lo aveva segnato contro il Bologna nel febbraio 2018, unica rete messa a segno con la maglia nerazzurra con la quale ha disputato 16 matches in campionato e 2 in Coppa Italia. Lo scorso anno, in prestito al Bordeaux, l'esterno originario della Costa d'Avorio era riuscito a timbrare 3 volte il tabellino dei marcatori e servito 1 solo assist nelle sue 22 presenze. Tornato al mittente dopo l'avventura in Ligue1, il classe '98 è andato in prestito con obbligo di riscatto (legato alle presenze) a Parma dove però ha trovato qualche difficoltà d'inserimento nonostante il compagno di squadra Luigi Sepe questa sera in mista ha parlato della prestazione del giovane attaccante senza alcuno stupore. Il ventunenne intanto si gode la serata al centro dei riflettori, contento per la prestazione della squadra ma anche della gara personale che gli ha certamente dato fiducia e lustro, gioia che ha condiviso sui social. "Stasera grande gioco di squadra. Grazie per tutti i tuoi messaggi di supporto e congratulazioni che scalda il cuore". L'ex interista non può che sottolineare anche la gioia di ritrovare il calore di Meazza, ringraziando anche i tifosi interisti che lo hanno accolto benissimo accompagnando la sua uscita dal campo con applausi. "È stato un piacere per me giocare di nuovo in questo stadio ed essere stato accolto bene dai tifosi dell'Inter. Io e i miei compagni di squadra dobbiamo continuare su questa strada".

Sezione: Focus / Data: Sab 26 ottobre 2019 alle 23:41
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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