C'è anche Beppe Bergomi tra i protagonisti del 'Prometeon Meet the Titans' andato in scena al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano. FcInterNews.it ha intercettato lo Zio per una chiacchierata sulla Nazionale e, ovviamente, sull'Inter. 

Che analogie ci sono tra l'Italia del 1982 e quella del 2006? E perché l'Italia non è andata all'ultimo Mondiale? 
"Se penso a 40 o 17 anni fa le analogie sono il partire nelle difficoltà con il calcioscomesse, le interrogazioni parlamentari per non farci andare al Mondiale... Nelle difficoltà noi italiani ci esaltiamo e tiriamo fuori il meglio di noi stessi. Se poi le vai a pesare, non vinci mai per caso: la palla non rotola in porta da sola. C'erano dei valori e dei grandi calciatori, sia nel 1982 che nel 2006".

Che tipo di campionato ti aspetti? Ci sono Inter, Milan e Napoli che si son riprese, la Juve senza coppe...
"Tante volte siamo impazienti nel dare dei giudizi. Nelle prime tre partite è calcio d'agosto, non ci sono gli infortunati. Poi cambia tutto con le coppe e gli infrasettimanali. Bisogna avere pazienza. Ogni squadra ha le sue peculiarità ed il suo modo di giocare e stare in campo. Non penso di vedere un campionato come quello dell'anno scorso, con il Napoli che ha preso 16 punti di vantaggio: questo è un campionato si giocherà fino alla fine con quelle squadre che hai detto tu".

L'Inter è la favorita?
"Una squadra che perde Brozovic, Lukaku, Handanovic ed un sacco di gente... pensare di dire che è favorita mi risulta difficile. Però sono stati sostituiti bene, il gruppo è sano e se la gioca. Così come il Milan e il Napoli, con la Juve che forse ha qualcosa in meno tecnicamente ma senza le coppe può dire la sua se rimane attaccata da febbraio in poi e le altre vanno avanti nelle coppe. Roma e Lazio non sono partite bene, c'è il tempo per recuperare ma devi fare il filotto perché secondo me le altre squadre rallenteranno poco". 

Meglio avere un undici fortissimo e poche riserve o una rosa più profonda e un undici leggermente meno forte? Come nell'Inter.
"È tutto da decifrare, non è semplice perché hai perso Lukaku e hai perso Dzeko: noi dimentichiamo sempre l'importanza che ha avuto Dzeko in quella squadra. L'importante è avere delle rotazioni profonde e avere il coraggio di farle. Nel calcio di oggi diventa difficile pensare di far giocare tot partite consecutive a dei giocatori. Poi ci sono giocatori forti e giocatori decisivi, come Lautaro che entra, fa gol e ti fa vincere. Tutte le squadre hanno i loro campioni che decidono le partite".

L'Inter può vincere la Champions?
"Quello che ha fatto l'anno scorso è stato un percorso importantissimo. Sto con le parole di Inzaghi: speriamo di giocare più partite possibili perché l'anno scorso l'Inter le ha giocate tutte".

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO DA APP

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Bergomi: "Scudetto, difficile dire che l'Inter è la favorita"
Sezione: Esclusive / Data: Mar 03 ottobre 2023 alle 17:24 / Fonte: dall'inviato Simone Togna
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print