Poco più di un mese fa, in un altro editoriale, anticipando anche non volendo quella che poi è stato, avevo scritto come quell’Inter non fosse da Scudetto (carta canta). Doveva ancora arrivare il sostituto di Skriniar (ah vero, quello deve arrivare ancora oggi), Lukaku non era ancora nerazzurro (e ora possiamo affermare che a meno di cambiamenti di astri e lune, non lo sarà mai più), in generale doveva essere puntellata una rosa ancora non competitiva per il Tricolore. Adesso, a meno di due giorni dall’inizio del campionato, direi che si può affermare che l’acquisto di Frattesi sia un gran bel colpo, Bisseck è futuribile, Sommer non sarà mai Onana ma non è un brocco, Cuadrado farà ricredere molti, Arnautovic potrà anche essere utile, ma di certo non è Big Rom.

Attenzione, le somme si tirano alla fine, quindi i giudizi potranno essere modificati, ma per il momento (ripeto per il momento) non vedo, a differenza dei bookmakers, l’Inter favorita per lo Scudetto. Anzi. La Juventus senza coppe ha un vantaggio non indifferente e il Napoli campione d’Italia con Osimhen confermato e riempito (giustamente) di denari, non può essere sottovalutato. E che dire del Milan? Con la cessione di Tonali ha rifatto la squadra, mentre le romane potranno essere pericolose. Ergo, l’Inter potrà essere competitiva? Sì, certo. Ma pretendere da Simone Inzaghi la seconda stella, dopo gli incassi della Champions League dello scorso anno e il mercato basato sulla solita sostenibilità di questa estate, sarebbe quantomeno pretestuoso senza se e senza ma.

Per favore, ricordatevelo al primo pareggio o alla prima sconfitta stagionale.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 18 agosto 2023 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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