"Cari fratelli neroazzurri,
ho letto con interesse l'editoriale apparso ieri del nostro amico Guaglianone intitolato "Io sto con Moratti" e vorrei cercare di spiegare perche' io e tanti interisti invece, no!
Intendiamoci subito, nessun livore o astio per un Presidente che ha investito tanti soldi nell'inter e ci ha permesso di vincere tutto (favorito anche dalla SACROSANTA SENTENZA DI CALCIOPOLI e dall'ARRIVO DI MOURINHO), ma alcuni elementi oggettivi sono sotto gli occhi di tutti e non possiamo far finta di non vederli:
1) L'inter e' in difficolta' economica ma nessuno si chiede perche'. L'inter da anni compra e soprattutto paga ingaggi sproporzionati a giocatori "discutibili". Cio' ha devastato il bilancio e rende impossibile il recupero visto che ci si libera di questi contratti solo rimettendoci (minusvalenze). Il discorso si puo' ripetere anche per quanto riguarda gli allenatori (pagati a volte a gruppi di 2-3 alla volta). Questa gestione economica puo' essere frutto solo di incapacita' gestionale del presidente o degli uomini da lui scelti in quel settore.
2) si dice sempre che il Presidente e' troppo tifoso e troppo buono. Verissimo, peccato che queste 2 qualita' non si sposino con la gestione di una societa' o di qualsiasi altra azienda di un certo livello. L'inter e' l'unica societa' del mondo dove appena un giocatore esprime il desiderio di "fare una nuova esperienza" viene puntualmente accontentato. Il piu' delle volte questo buonismo fa si che si vada incontro anche economicamente alle pretese del club acquirente finendo spesso per svalutare il prezzo del giocatore. Questo avviene inoltre senza pensare all'aspetto tecnico. Nessuno si e’ preoccupato di far partire giocatori e/o allenatori solo dopo averli adeguatamente o parzialmente sostituiti. Gli ultimi "colpi di Eto'o, Motta e Leonardo sono lampanti in questo senso.
3) la societa' non ha un minimo peso politico e mediatico. Giornali sportivi e non, sparano regolarmente sulla squadra e sugli aspetti attorno ad essa senza che nessuno la difenda in modo convinto e puntuale (l'unico che l'ha fatto e' stato Mourinho che di mestiere dovrebbe fare l'allenatore). Inoltre e' facile ricordare come altre societa' ottengono favori piu' o meno evidenti (spostamenti delle partite, riduzione squalifiche ecc) che noi ci sogniamo. Lo scarso peso politico si e' palesato per esempio in modo lampante l'anno scorso quando alla viglia del derby decisivo per lo scudetto i nostri giocatori erano in giro per il mondo con le nazionaliì, mentre per un motivo o per l'altro quelli del milan erano tutti a casa ad allenarsi (derby decisivo perduto anche per questo)
4) la scelta dei collaboratori e' per lo meno discutibile. E' stato allontanato un elemento prezioso e di indubbio carisma come Oriali per tenere una pletora di "yes-men" cari a Moratti che a questo punto sembrano piu' portati a fare i loro interessi che quelli della squadra (certi acquisti non si spiegano altrimenti...).
5) la scelta di risparmiare sugli ingaggi di alcuni giocatori e' suicida. Non pagare piu' lo stipendio di Eto'o, Motta, Pandev ecc. sembra dare fiato alle nostre casse. Fiato che pagheremo fra poco dopo quando mancando la qualificazione alla CL saremo costretti a rinunciare ad introiti imortanti (dalla UEFA, pubblicitari, diritti televisivi ed altro).
6) ho letto in questi giorni che l'inter ha speso (senza considerare i riscatti) 70 milioni di Euro in giocatori acquistati dopo il triplete. Dato che tutti conosciamo i nomi di chi e' partito e di chi e' arrivato, ditemi se e' possibile spendere tutti quei soldi e contemporaneamente disintegrare una squadra vincente. Contemporaneamente inoltre pagando 4 allenatori, nessuno dei quali inserito in modo adeguato nel "progetto".
Se di quei soldi ne avessero spesi solo la meta' per giocatori adeguati e con il risparmio avessero potuto trattenere quelli svenduti si sarebbe mantenuta la squadra competitiva risparmiando rispetto alle operazioni fatte finora e gestendo l’inevitabile calo di risultati e il passaggio generazionale in modo molto meno traumatico .
Se cio' non era nei piani, dopo il triplete sarebbe allora stato meglio non acquistare nessuno, vendere tutti i big (alcuni dei quali non meritano di essere sottoposti alle figuraccie di questi ultimi tempi) e usare i soldi ottenuti per cominciare a pensare ad uno stadio di proprieta'. Con quello che si era vinto si sarebbe potuto senza traumi ripartire dal basso, considerare un serio progetto a lungo termine e raccogliere i frutti in un secondo tempo.
Abbiamo visto allenatori convocare giocatori già venduti, big messi sul mercato e poi tolti perche’ arrivata l’offerta per un altro (sara’ per questo che Wesley non rende quest’anno…?) scambi di giocatori imbarazzanti (Seedorf-Pirlo/ Guglielminpietro-Simic, Cannavaro/Carini), svendite improponibili (27 milioni per Eto’o nella stessa estate dove si e’ venduto Pastore per 45…). L’inter ha venduto in 3 anni: Ibrahimovic, Eto’o, Balotelli, Thiago Motta, Pandev, Mourinho in nome di un FPF che seguiamo solo noi e senza comunque riuscire a sistemare i conti. E si potrebbe continuare per molto.
Insomma scelte sbagliate e presuntose. Una navigazione a vista degna di una provinciale. Mancanza di progetto e di identita'.
Molti sono anche i meriti di questa societa’ e del Presidente, primo fra tutti quello di essere rimasto onesto in un periodo dove rubare era la regola ed una forte tentazione ma credo che un vero tifoso debba anche avere spirito critico e non amare solo incondizionatamente. Solo cosi’ le cose si possono migliorare. Sono troppi gli anni in cui questo tipo di gestione e’ stata l’abitudine (tranne una “parentesi felice frutto probabilmente di congiunture favorevoli”) per pensare che non ci siano delle responsabilita’ pesanti".
Max
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