Joao Mario ha riguadagnato tante posizioni e per domani a Bergamo è probabile il suo impiego dal 1' al posto di un Nainggolan non al meglio. "Per la rinascita del portoghese una buona parte dei meriti va data a Spalletti che è bravissimo a lavorare sulla mente dei calciatori, a motivarli, a farli sentire importanti anche quando non scendono in campo - sottolinea il Corriere dello Sport -. Joao Mario lo ha sempre pungolato, anche nelle settimane precedenti alla prima presenza, all’Olimpico contro la Lazio. Gli allenamenti ad Appiano per lui sono diventati delle finali di Champions e proprio questo atteggiamento ha convinto il tecnico toscano a dargli una chance che poi il centrocampista ha sfruttato alla grande. Esattamente come hanno fatto Gagliardini, Dalbert, Borja Valero e Candreva, tutti giocatori che partivano indietro nelle gerarchie e che adesso sono “titolari aggiunti”. Joao è fuori dalla lista per la Champions e a meno di una grande cessione (Skriniar, Icardi o Perisic, tanto per intendersi), non ci rientrerà neppure a gennaio. Non gli resta che dare il massimo quando viene chiamato in causa in campionato. Esattamente come contro la Lazio e il Genoa". E, tra le altre cose, il centrocampista lusitano è stato favorito anche dal passaggio al 4-3-3: in una mediana così strutturata, infatti, l'ex Sporting si trova maggiormente a suo agio. 

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Sezione: Rassegna / Data: Sab 10 novembre 2018 alle 09:03 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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