Ad Handanovic mancano 4 rigori da parare per raggiungere Gianluca Pagliuca, ex nerazzurro, in cima alla classifica di sempre nella categoria. Proprio Pagliuca parla a GianlucaDiMarzio.com. Ecco le sue parole: 

Come vive un portiere il momento del rigore?
“Sicuramente in maniera particolare, perché chi sta tra i pali ha meno da perdere rispetto a chi calcia. In genere però accade anche l’opposto: perchè quando ti ritrovi lì hai anche la sensazione che nel 90% dei casi subirai gol. E questo non può far mai piacere. L’importante è essere concentrati e pronti”.

Per parare i rigori, serve più studio o più istinto?
“Quando giocavo io non c’era tutta la tecnologia di oggi. Le partite che si potevano vedere erano molte meno, e quindi lo studio era limitato. Ora qualcosa è cambiato. Ma per quello che riguarda la mia esperienza è più istinto ed intuito, di rigori parati grazie allo studio dell’avversario ne ho presi ben pochi”.

Ne ha parati tanti, quello che ricorda con maggior soddisfazione?
“Sicuramente quello a San Siro contro l’Inter, a Lothar Matthaeus. Quel rigore parato ci regalò lo Scudetto, è impossibile trovarne un altro, per importanza e ricordi, che lo superi”.

Neuer, Handanovic…i più grandi specialisti moderni sono molto alti, è un vantaggio sensibile? 
“Sicuramente, ma da solo non basta. È fondamentale essere scattanti e reattivi, pronti a tuffarsi dal lato giusto senza troppo anticipo però. L’altezza ti consente di parare solo un rigore ogni tanto, se non abbinata alle doti dette sopra”.

Handanovic è a 20, attacca il suo record…
“Credo porprio che mi batterà, è giovane ed ha tanti anni davanti! Inoltre la sua media è già superiore alla mia, per il numero credo sia questione di tempo, ma mi supererà anche lì. I record sono fatti per essere battuti, ed Handanovic è un grandissimo portiere. Un onore essere superato da lui, quando questo accadrà…”
 

Sezione: News / Data: Mar 11 novembre 2014 alle 14:34
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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