Era un giorno di inizio estate 2014 quando Walter Mazzarri, all'epoca reduce dal quinto posto alla sua prima stagione sulla panchina dell'Inter, tenne una conferenza stampa per riassumere l'andamento della stagione e, parlando di mercato, fece il nome di Luiz Gustavo Dias. Il tecnico di San Vincenzo, oggi alla guida del Watford, voleva semplicemente indicare il profilo di giocatore che avrebbe voluto e, naturalmente, scatenò gli organi di informazione, convinti che davvero l'Inter stesse lavorando sul centrocampista trasferitosi un anno prima dal Bayern Monaco al Wolfsburg. Quella fu probabilmente la prima volta in cui il giocatore venne accostato seriamente ai nerazzurri, ma non se ne fece nulla perché in realtà Luiz Gustavo non era sul taccuino di Piero Ausilio, che qualche settimana dopo avrebbe regalato a Mazzarri due mediani con altre caratteristiche: la meteora Yann M'Vila e Gary Medel. Profili diversi dal mediano dei Wolfe, che nasce come centrocampista offensivo e nel tempo, grazie a una notevole predisposizione alla fase di costruzione, ha arretrato il suo baricentro per diventare il classico metodista.

Da allora di acqua ne è passata sotto i mulini e da una frase gettata lì senza pensarci troppo due anni fa il discorso potrebbe realmente concretizzarsi. Oggi il mercato dell'Inter, archiviata la lunga trattativa per Antonio Candreva, passa proprio dal centrocampo. Sistemata la fascia destra con l'azzurro, l'altro possibile nuovo innesto nei piani della dirigenza nerazzurra è proprio un centrocampista di spessore e, corsi e ricorsi, si è ricominciato a parlare di Luiz Gustavo. Stavolta però sembra che Ausilio abbia intenzione di farsi avanti nuovamente con il Wolfsburg, dopo l'interminabile trattativa che ha portato Ivan Perisic a Milano la scorsa estate (ma visti i risultati, ne è valsa la pena). L'ex Seleçao sarebbe l'innesto ideale in un centrocampo che più di una volta, anche in questa pre-season (al netto di tutte le scusanti possibili), ha manifestato poca personalità, senso tattico e propensione al palleggio. Certo, quando Ever Banega si abbassa per ricevere palla la circolazione della stessa migliora sensibilmente, ma l'argentino deve agire in posizione più avanzata per essere più efficace.

Partendo anche da questo presupposto, un profilo come il fresco 29enne originario di Pindamonhangaba sarebbe l'ideale per dare solidità, sicurezza e qualità al reparto. Certo, non è Yaya Touré, ma Roberto Mancini non disdegnerebbe un rinforzo di questa portata, con esperienza in campo internazionale e al top della maturità calcistica. Al di là delle valutazioni tecnico-tattiche, bisogna capire se davvero le intenzioni della società nerazzurra riusciranno a concretizzarsi. Le ultime notizie vogliono in partenza da Milano direzione Wolfsburg una proposta d'acquisto a titolo definitivo da 20 milioni di euro bonus compresi. Cifra alta alla luce dei 25 (bonus compresi) investiti su Candreva. Ma con la giusta rateizzazione (si prospetta una trattativa logorante in quest'ottica) e un altro paio di cessioni possibilmente remunerative l'operazione potrebbe andare in porto. Anche perché i tedeschi non considerano Luiz Gustavo incedibile, ma lo valutano cifre importanti.

Certo, se ogni tessera del puzzle andasse al suo posto, un innesto del genere aumenterebbe il tasso qualitativo della rosa e risolverebbe parte dei limiti palesati a centrocampo, soprattutto nell'amichevole di Oslo contro il Tottenham. Archiviando come ingiudicabile la ripresa, nel primo tempo positivo contro gli Spurs i nerazzurri hanno sofferto la spaccatura tra difesa e attacco, facendosi infilare spesso in contropiede. L'assenza di Gary Medel si è fatta sentire, ma la sensazione è che sia proprio il cileno a rischiare il posto nell'undici titolare qualora davvero Ausilio riuscisse a mettere le mani sul mediano brasiliano.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 07 agosto 2016 alle 17:11
Autore: Redazione FcInterNews.it
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