Il pilastro è un piedritto, ovvero un elemento architettonico verticale portante, che trasferisce i carichi della
sovrastruttura alle strutture sottostanti preposte a riceverlo. Definizione più o meno accettabile. Direte voi, cosa c'entra con l'Inter? C'entra. Perché le migliori strutture nascono su una base portante che regge tutte le intemperie. Le migliori strutture, nascono con dei pilastri solidi. E' questo uno degli obiettivi di Walter Mazzarri, nei suoi primi giorni da allenatore dell'Inter. Idee chiare, schiena dritta e consigli costanti. Sergente, in tanti lo hanno chiamato. In realtà è soltanto un lavoratore, come da anni non se ne vedevano alla Pinetina. L'Inter di Mazzarri, cresce, si sviluppa giorno dopo giorno. E ha già cinque pilastri fondamentali. 

Handanovic - Lui è la sicurezza. La saracinesca. Lavora per essere pronto già al primo appuntamento ufficiale della stagione, in Tim Cup a metà agosto. Nella scorsa stagione è stato l'unico a salvarsi, e se l'Inter ha subito 64 gol, fa capire come l'annata sia stata da dimenticare...

Campagnaro - E' arrivato all'Inter da pochi giorni, ma è presumibile pensare che sia uno dei titolari inamovibili del modulo tattico di Mazzarri. Conosce a memoria i meccanismi difensivi che l'allenatore richiede, lavora con lui e con ottimi risultati da ormai 7 anni. E vista la sua esperienza può anche aiutare gli altri due membri del reparto che giocheranno con lui. Una certezza. 

Cambiasso - Verrà schierato davanti alla difesa. Sarà ancora una volta la mente del centrocampo, in attesa di capire se verrà affiancato da Guarin o da Nainggolan. Il mercato si sviluppa, le dinamiche non sono ancora chiare in mezzo al campo, ma Cuchu può rivelarsi ancora una volta un uomo chiave nel gioco dell'Inter. Inoltre, garantisce sempre diversi gol a stagione. I suoi tempi di inserimento possono essere esaltati dal gioco di Mazzarri. 

Kovacic - L'Hamsik nerazzurro. L'investitura è pesante, lo slovacco al Napoli è cresciuto tanto garantendo gol e quantità anche in zona mediana. Lo scorso anno Kovacic ha dimostrato di avere sia la forza fisica che la determinazione per poter svolgere quel determinato ruolo, i suoi passaggi filtranti risulteranno decisivi. Ma bisognerà avere pazienza, perché Mateo dovrà avere il tempo di assimilare le decisioni dell'allenatore. Anche Hamsik ebbe bisogno di tempo... 

Palacio - In attesa di Milito (sta scalpitando, vuole tornare il prima possibile), il numero 8 argentino si candida ad un posto da titolare nell'attacco nerazzurro. Avrà il compito di aiutare Icardi e Belfodil ad inserirsi in maniera graduale e importante. Il sogno sarebbe che i due si ambientassero come successe al Trenza, che già nella scorsa stagione ha dato dimostrazione di non aver subito il cambiamento dal Genoa ad un top club come l'Inter. 

Cinque pilastri sul campo, ma altri due nella mente di Mazzarri. Uno si chiama Mauricio Isla, che arriverà questa settimana. Ormai l'Inter e la Juventus sono vicine ad un accordo, distano soltanto qualche centinaio di migliaia di euro. L'Udinese che non creerà nessun tipo di problema mantenendo la sua metà del cartellino. La società friulana vuole soltanto capire come si evolverà la situazione futura con la sua parte di cartellino. Isla è l'esterno che Mazzarri ha richiesto, all'Udinese ha garantito ottimi risultati giocando in un centrocampo a 5. L'ultimo pilastro invece non è legato a giocatori, ma a fattori mentali. Sì, perché mantenere alta la tensione in tutti gli allenamenti e per tutte le partite sarà la caratteristica fondamentale dell'Inter che sta nascendo. Un pilastro che negli ultimi anni è sempre mancato. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 17 luglio 2013 alle 00:01
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
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