Quello che prima era solo un mio personale "sospetto" è diventata una realtà: questo Oscar è da portare all'Inter! Al di là di quanto fatto nella finale del Mondiale Under 20 di questa notte, nelle precedenti partite del Brasile, che ho seguito più che altro per rendermi conto dei progressi di Coutinho e del reale valore di Casemiro, ha sempre brillato più di loro la stella di Oscar dos Santos Emboaba Júnior, in arte Oscar, un nome che, personalmente, non avevo mai sentito esaltare dalla stampa specializzata tra le varie stelle verdeoro e che, invece, si è dimostrato un grande giocatore.
Il ragazzo, 20 anni il prossimo 9 Settembre, è cresciuto nelle giovanili del San Paolo, tanto da essere soprannominato "Il nuovo Kakà", appellativo che, come spesso accade in questi casi, pare eccessivo e che non sembra del tutto appropriato, se non per la classe dimostrata. Lui si è detto lusingato da tale paragone, ma ha anche tenuto a specificare di avere un proprio stile di gioco.
Attualmente Oscar è legato all'Internacional di Porto Alegre da un contratto quinquennale, con scadenza nel 2015 e, dopo le prestazioni al Mondiale Under 20 , le sue quotazioni saranno salite notevolmente. Un vero peccato non averlo notato prima e non aver cercato di portarlo in nerazzurro quando il suo prezzo poteva essere più abbordabile, visto che ormai l'Inter sul mercato non può più permettersi "follie".
Oscar è un centrocampista offensivo che, da quanto si è visto, dalla metà campo in su può ricoprire qualsiasi ruolo, anche quello di seconda punta. Infatti ha un bel dribbling, rapido e preciso, che lo rende adatto al gioco sulla fascia, ma è dotato anche di grande facilità di cross (dalla trequarti o dal fondo), di un tiro preciso e di buona potenza, buona visione di gioco e giusti tempi di inserimento. Tutte caratteristiche che sono emerse nella finale del Mondiale contro l'Under 20 del Portogallo: punizione calciata in modo molto insidioso in occasione del primo gol (con deviazione di un difensore portoghese...), gol di "rapina" su corta respinta del portiere del Portogallo per il suo secondo gol e qualcosa a metà tra un tiro e un cross per il terzo gol, la classica rete che non si riesce mai a capire se sia frutto di un calcolo o semplicemente della fortuna. Insomma, questo Oscar sarebbe da prendere, a prescindere da moduli adottati o altro. Speriamo che qualcuno all'Inter ci stia pensando...ma non credo.
Riguardo a Coutinho, personalmente, sono rimasto molto deluso. C'è però da dire che il ct Ney Franco lo ha spesso schierato fuori ruolo: non può giocare defilato sulla sinistra e solo occasionalmente battere la sua zona preferita, al centro, immediatamente a ridosso delle punte. Del resto al centro c'era Oscar...
Casemiro non mi ha particolarmente impressionato, se non per la duttilità tattica mostrata, avendo giocato da centrocampista difensivo con licenza di inserimento in avanti, terzino destro, centrale difensivo e interno di centrocampo. L'impressione è che il ragazzo abbia un gran fisico e buona predisposizione tattica, fattori che a questo livello contano molto ma che, nel calcio dei "grandi", potrebbero non bastare. In ogni caso resta un buon giovane in prospettiva, ma sul quale non investire più di 8-10 milioni di euro, non certo i 20 e più richiesti dal San Paolo.

Altri interessanti giovani che ho visto in questo Mondiale Under 20, al di là dei "soliti noti" Lamela (Argentina), Danilo (Brasile), Campbell (Costarica), James Rodriguez (Colombia), sono stati:
•        Gabriel, portiere del Brasile e del Cruzeiro, autore di un gran mondiale, "macchiato" da un errore in occasione del gol di Nelson Oliveira del Portogallo in finale;
•        Isco, centrocampista della Spagna e del Valencia;
•        Dudu, esterno d'attacco e centrocampo, entrato spesso al posto di Coutinho e sempre decisivo con le sue giocate in rapidità, anche se non ha ancora un fisico formato per il grande calcio;
•        Lacazette, attaccante della Francia e del Lione, seguito a ragione dalla Roma;
•        Jorge Enriquez, centrocampista di grande personalità e intelligenza tattica, capitano del Messico
Peccato invece per non aver visto all'opera Alex Sandro del Brasile (e del Santos): avendolo seguito in Coppa Libertadores sarebbe stato interessante vederlo all'opera in una squadra nella quale avrebbe recitato un ruolo da sicuro protagonista. Si è infortunato dopo pochi minuti della prima partita che i verdeoro hanno giocato contro l'Egitto, nella fase eliminatoria a gironi".

Cristiano

 


 

Sezione: Visti da Voi / Data: Dom 21 agosto 2011 alle 19:43
Autore: Redazione FcInterNews
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